CALTAGIRONE – Oggi è il giorno dei saluti. Cinque anni di intensa attività volta non solo all’organizzazione degli uffici ma che ha visto la Procura della Repubblica di Caltagirone toccare settori importanti come quello dei rifiuti, oltre a dure battaglie contro la piccola e la grande criminalità organizzata. Il Procuratore Francesco Paolo Giordano a breve prenderà possesso della nuova sede presso la Procura di Siracusa. Stamani è stata la volta del commiato all’Amministrazione Comunale, l’incontro si è svolto nell’ufficio del Sindaco di Caltagirone. Durante l’incontro il Procuratore della Repubblica ha ringraziato il Sindaco nella sua veste di rappresentante della Città, per il modo con cui la comunità caltagironese lo ha accolto sin dal suo primo giorno di insediamento.
Cinque anni sembrano essere passati molto velocemente, per molti un trasferimento “prematuro”. E’ davvero così?
“E’ nella realtà delle cose questo passaggio di mano, con la rotazione degli incarichi direttivi i tempi sono più o meno questi, mi mancherà tantissimo una struttura come quella di Caltagirone, dove sono stato benissimo anche perché ho avuto dei collaboratori davvero di grosso spessore, oggi sono pronto ad affrontare questa nuova esperienza e questa nuova sfida.”
Quale è il ricordo più bello che porterà con se?
“Quello che ricordo con maggior soddisfazione è quando ho saputo che gli uffici giudiziari rimanevano, quello è stato un momento di vera fibrillazione perché, io e tanti altri, eravamo convinti e siamo convinti, che un territorio come questo, non può e non poteva essere lasciato senza un ufficio giudiziario e poi altri episodi sia sul piano processuale sia sul piano organizzativo che porterò nei miei ricordi per tante ragioni”.
La sua attività a Caltagirone è stata condotta anche su un altro settore, quello della scrittura, con un omaggio a Filippo Cordova patriota del Risorgimento, che lei ha definito “poco celebrato”.
“La scrittura mi ha aiutato nei momenti di libertà ad andare avanti in maniera più efficace ed efficiente, dimenticavo attraverso la passione per la ricerca e la scrittura le questioni di lavoro.”
Resterà nella memoria di questa città l’attività profusa dalla Procura della Repubblica che portò al blocco dei lavori del Muos, unica attività concreta a difesa di questo territorio dal pericolo connesso alle istallazioni di queste antenne. I comitati ed i cittadini ebbero modo di festeggiare l’attività portata avanti dai vostri uffici, forse mai come in quel caso città e procura sono state così “vicine”?
“Sono convinto che c’è stato un effetto positivo di queste iniziative pur se non sono approdate a nessuna realizzazione ben precisa, ma l’effetto positivo è stato nel contribuire a rendere consapevoli le autorità militari delle problematiche e soprattutto della livello di accettazione e di resistenza che c’è nel territorio.
Un ringraziamento a nome della città per le attività svolte e da parte dell’Amministrazione comunale è stato rivolto al Procuratore della Repubblica Paolo Giordano dal primo cittadino della città dell’Aquila, Nicola Bonanno: “Il procuratore Giordano lascia un segno indelebile nel territorio per le attività portate avanti e per il metodo di lavoro, un grazie particolare va a Lui per la sua attività e il suo impegno per la salvaguardia del Tribunale e per il sostegno alla causa del No Muos, riuscendo in una prima fase a bloccare l’istallazione dando un segnale di reale vicinanza ai cittadini. I nostri auguri di buon lavoro in una città ed in una Procura importante come quella di Siracusa”.