Catania – Si sono concluse le giornate d’autunno del FAI 2021 ed è tempo di bilanci. Un week end all’insegna della bellezza, quello che ha visto protagonisti i tanti siti aperti per l’occasione dai volontari del FAI. La delegazione catanese, guidata da Maria Donata Licata, è molto soddisfatta della partecipazione raccolta nel corso della due giorni «oltre 2600 visitatori hanno onorato l’impegno dei volontari e delle volontarie – dichiara la Licata – a testimonianza di come il nostro straordinario patrimonio venga riscoperto nelle giornate FAI». Un percorso in cui ha partecipato non solo la città ma anche la provincia: Acireale, Giarre, Fiumefreddo di Sicilia, Randazzo e Piedimonte Etneo.
“A spasso nel tempo” è stato il motto di queste giornate. E così è stato. Dalle sale di sublimazione dello zolfo delle Ciminiere di Catania, polo museale diretto da Salvino Maltese, alla collaborazione sempre al centro fieristico-culturale con la Fondazione Oelle con la mostra di Emanuela Minaldi “Memoriae loci”. Ciò è stato possibile grazie al sostegno della città metropolitana di Catania, guidata dal sindaco metropolitano Salvo Pogliese. Alla base di un risultato che fa ben sperare per il ritorno alla normalità post-covid vi è una stretta sinergia con le istituzioni: a partire dall’Università di Catania e dal rettore prof. Francesco Priolo, che ha messo a disposizione molti dei suoi spazi del sistema museale d’ateneo, guidato dalla prof.ssa Germana Barone.
«Un ringraziamento particolare alle amministrazioni comunali interessate dalle giornate FAI. Tutte hanno risposto al nostro invito alla collaborazione. Un momento fruttuoso di sinergia tra privato e pubblico» aggiunge il capodelegazione FAI Licata. Dalla Chiesa di Sant’Agata la Vetere, sino alla Cappella dell’ospedale Santa Marta e Villaermosa, resa fruibile grazie all’Asp3 di Catania, diretta dal Dottor Maurizio Lanza, passando per il parco botanico di Radice Pura, sino alla Villa Barbagallo, tutta la delegazione catanese è stata impegnata ad offrire al visitatore un momento di intenso coinvolgimento.
In città anche la Rinascente ha sostenuto le giornate d’autunno ospitando la mostra “Guardando al passato ripensando il futuro”. Il fascino del nostro patrimonio, intriso di storia e tradizione, ci restituisce un po’ di serenità e ci ricorda l’importanza di preservare quanto ci è stato offerto da chi ci ha preceduti.