La Lega Nord sta unendo, così come vuole la legge del contrappasso, i giovani politici siciliani nella protesta contro l’esasperazione degli slogan antimeridionalisti del partito di Umberto Bossi, senza distinzione di colore.
Tra di loro stanno spiccando due personalità combattive, Giovanni Di Stefano, coordinatore nazionale dei giovani dell’Mpa, e Valerio Barrale, coordinatore dei giovani siciliani dell’Udc.
Entrambi palermitani, l’uno 25enne e l’altro 28enne, al Carroccio hanno deciso di non perdonargli niente: rispondono ad ogni dichiarazione, soprattutto sul web, a colpi di post sui blog e di status e note su Facebook, il noto social network, facendo proseliti. Combattono due battaglie comuni ma paralelle, arricchendo il concetto di politica con l’emotività tipica dei giovani, che prendono subito tra le mani il megafono, mettendo da parte ogni moderazione diplomatica.
Giovanni Di Stefano, che già vanta un curriculum di tutto rispetto (è anche componente del Cnel, il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro), è anche il promotore del comitato cittadino palermitano “Le Aquile dell’Autonomia”, online con un blog sulla piattaforma di Google. L’ultimo attacco alla Lega Nord riguarda in particolare La Padania, il quotidiano del partito. È accaduto, infatti, che in un articolo di Mario Ricci i docenti precari sono stati definiti “disaddati sociali” e “ignoranti”. Apriti cielo! Il coordinatore nazionale dei giovani dell’Mpa ha risposto così: “Il giornalista non ricorda evidentemente che l’ultimo corso abilitante è stato promosso dalla Moratti con la firma della Lega”. Ed ha aggiunto: “Io mi schiero apertamente dalla parte di questi disadattati sociali, come li chiamano loro, che nella maggior parte dei casi si trova al nord, una categoria lavorativa che svolge dignitosamente e con tanti sacrifici, un mestiere che i loro corregionali non vogliono fare”.
Valerio Barrale, che è anche trombonista dell’Orchestra Jazz Siciliana della Fondazione Bass Group, sta usando come strumento di replica a più non posso Facebook, con note a puntate. Ieri è stata pubblicata sul suo profilo la quinta, in cui ha chiamato alle armi tutta la gioventù dell’Unione di Centro: “Noi Giovani Udc Sicilia, ormai da due mesi, gridiamo a gran voce che siamo pronti a scendere in campo per difendere l’unità d’Italia e i tempi stanno lentamente maturando. L’Assemblea Regionale dei Giovani Udc Sicilia del prossimo mese, sarà l’occasione in cui annunceremo le iniziative che metteremo in campo e chiameremo a raccolta tutto il partito e tutti gli Italiani di buon senso che credono nel valore della Patria e dell’indivisibilità della Repubblica Italiana per difendere la storia d’Italia e il futuro nostro e dei nostri figli”.
Insomma, mentre i vecchi si affrontano in faide intestine, da una parte e dall’altra, i giovani si dedicano alla replica quotidiana degli attacchi leghisti.