"Risanerò l'Ast, tutelerò i lavoratori": parla Giammarva, nuovo presidente

“Risanerò l’Ast, tutelerò i lavoratori”: parla Giammarva, nuovo presidente

"Pensiamo al futuro e non al passato. Non sono stato messo lì dalla politica, ho chiesto io a Schifani di provare a rimettere in piedi la società"

Giovanni Giammarva è il nuovo presidente di Ast e taglia corto sulla gestione precedente: “Guardiamo al futuro e non al passato”. Con lui in Cda entrano gli avvocati Rosalba Basile e Antonino Gattuso: “Conosco la loro professionalità e la loro serietà. Sono una certezza. Quindi mi aspetto grandi cose”.

Nonostante l’incerta situazione finanziaria dell’Azienda siciliana trasporti, Giammarva dichiara a LiveSicilia di essere ottimista sulle possibilità di tirarla fuori dal pantano.

Davvero pensa di risanare Ast?

“È l’obiettivo che ci siamo dati come Cda, ma possiamo farcela solo se tutti i lavoratori partecipano al raggiungimento di un risultato, se facciamo squadra, altrimenti non c’è successo. Insieme al direttore generale, Mario Parlavecchio, e a tutto il Cda, speriamo di raggiungere questo traguardo per l’Ast: farne un’azienda che può stare sul mercato agevolmente”.

In che modo?

“Lavoreremo per portare l’Ast a stare bene, a vivere un’esperienza bella, e poi si vedrà, non mi ci sarei messo se non fossi stato fiducioso”.

Conti e assetto organizzativo, qual è la sfida più grande?

“L’organizzazione, senz’altro. Manca il personale amministrativo, soprattutto quello qualificato. L’Ast è un’azienda da monitorare costantemente, ora dopo ora”. 

Lavorerà gratis?

“Esattamente. Essendo pensionato regionale, come tale, per norma, non posso prendere compensi da società partecipate come ruolo di amministratore. Mi sono però proposto io stesso al presidente della Regione, Renato Schifani. È una persona in gamba, intelligente, e lo dico da uomo non legato alla politica. Io non sono stato messo dalla politica, ho chiesto io di partecipare alla sfida di Ast”. 

Glielo avranno sicuramente detto, ma chi glielo fa fare?

“Mi sono messo nei panni degli 800 lavoratori, ho pensato che ci sono padri di famiglia che contano su quest’azienda. E bisogna salvaguardarli. Tutti. Questo è il mio obiettivo. Ce la metterò tutta. Non posso non tentare. Consapevole del fatto che se c’è un problema su Ast adesso la palla è mia, mi sto accollando tutto questo sapendo a cosa vado incontro, togliendo tempo al mio studio, al mio lavoro e alla mia famiglia. Non devono governare sempre i soldi, ma il rapporto umano”.


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