Giunta: "I miei otto anni| alla Prova del cuoco" - Live Sicilia

Giunta: “I miei otto anni| alla Prova del cuoco”

Natale Giunta e Antonella Clerici

Con la puntata di giovedì il cuoco di origini termitane festeggerà quest'anno l'ottava edizione consecutiva del programma, condotto dalla ex giornalista sportiva Antonella Clerici.

LO CHEF PALERMITANO
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PALERMO – “Questa stagione festeggerò otto anni alla Prova del cuoco. Quando ad inizio d’agosto i dirigenti di Endemol mi hanno confermato la presenza nel cast, è stata una grande emozione, considero, infatti, quel set una seconda famiglia, nonchè l’ingrediente segreto della mia carriera” è Natale Giunta, chef originario di Termini Imerese, cresciuto professionalmente tra Roma e Palermo a partecipare il traguardo che lo conferma tra i protagonisti del programma di cucina più vecchio d’Italia.

Condotto dalla ex giornalista sportiva Antonella Clerici, volto di punta di Rai Uno, la Prova del cuoco ha inaugurato, lo scorso lunedì 9 settembre, quattordici anni di messa in onda. Giunta, il prossimo giovedì 12, ritornerà in video per l’ottavo anno consecutivo.

È stata proprio la Clerici, nel 2005, a volere tra i cuochi che si sfidano nella gara a tempo, il giovane Natale Giunta, oggi trentaquattrenne, “cittadino del mondo” per sua definizione che, a quattordici anni, ha segnato il corso della sua vita iscrivendosi alla scuola alberghiera. “Sale e pepe” il primo ristorante, nel 1997, quindi il locale omonimo “Natale Giunta” in una teca di cristallo sulla promenade del comune alle porte di Palermo e quindi le esperienze nel Capoluogo, prima il Mood e poi il Sailem al Castello a mare, alla Cala.

“Le mie soddisfazioni professionali in Sicilia e gli eventi in tutta Italia – spiega – non sarebbero completi senza questo rito che, per almeno un giorno a settimana, mi impegna in video. È quasi una valvola di sfogo perché, nonostante la competizione, l’ambientazione è allegra e rilassata, sensibile al divertimento delle famiglie e dei più piccoli, con animazioni e canzoncine orecchiabili, tormentoni anche per i più grandi. È una vetrina per noi chef – aggiunge – perché consente di dimostrare, in diretta e senza trucchi di montaggio, le nostre capacità. Tra i piatti che hanno avuto più successo il mio timballo di anelletti preparati alla maniera tradizionale. Il mio unico rammarico, – conclude – non aver mai potuto preparare la pasta con le sarde perché, come sanno gli affezionati del programma, gli ingredienti sono a sorpresa, scelti dagli ospiti e scartati davanti al pubblico”.

Gli chef sfidanti, selezionati in coppia, rappresentano tutte le regioni d’Italia e, novità di quest’anno, non saranno giudicati dalla giuria in studio ma il vincitore sarà definito attraverso il televoto, quindi Giunta come tutti gli altri conta molto sul campanilismo e sull’effetto simpatia.


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