PALERMO – Sono davvero le ore decisive. Il primo governo di Nello Musumeci potrebbe vedere la luce già stasera ed essere presentato domattina o comunque entro la fine della settimana. Ieri il governatore è stato a Catania, dove ha incontrato, tra gli altri, gli esponenti autonomisti, poi è tornato a Palermo, dove ha chiesto di verificare le singole posizioni dei potenziali assessori proposti dai partiti. E ormai siamo alle battute finali: c’è da chiarire solo un paio di posizioni, ma la strada è spianata.
E così, ecco la squadra di Musumeci. Forza Italia porterà certamente Gaetano Armao, Marco Falcone e Bernadette Grasso. Sull’ultima poltrona potrebbe sedere Edy Bandiera, anche se le resistenze sono molto forti all’interno di un’altra area del partito a Siracusa. Solo per questo motivo sono ancora vive le ipotesi Giuseppe Guaiana (ma anche lui risente dei mugugni del suo partito a Trapani) e Gaetana Palermo, candidata nel collegio di Enna. Ma il politico aretuseo, sponsorizzato da Stefania Prestigiacomo dovrebbe spuntarla.
Le altre certezze hanno poi il volto e il nome di Vittorio Sgarbi (andrà ai Beni culturali), Ruggero Razza (avrà la Sanità) e Roberto Lagalla. Quest’ultimo, nonostante sia stato eletto tra i Popolari e autonomisti, verrà considerato “extra quota”. Una mossa che ha consentito a Raffaele Lombardo di lanciare in giunta Mariella Ippolito, presidente dei farmacisti di Caltanissetta che si affianca all’altro deputato espressione della lista che fa capo anche a Saverio Romano, cioè Toto Cordaro.
Schiarita anche nell’Udc. Lorenzo Cesa ha inviato a Musumeci, proprio oggi, una rosa ristrettissima di nomi. In pratica, sono tre i papabili per due poltrone: il deputato trapanese Mimmo Turano, quello palermitano Vincenzo Figuccia e la siracusana Costanza Castello. Al momento i primi due sembrano in vantaggio. Infine, è Sandro Pappalardo a vincere la volata tutta interna tra Fratelli d’Italia e Noi con Salvini: sarà lui, salvo sorprese, l’assessore della lista di destra. Una nomina che sta già provocando le prime polemiche: “Spiace – i tre deputati siciliani della Lega Angelo Attaguile, Alessandro Pagano e Carmelo Lomonte – che in Sicilia si scelga il vecchio invece del nuovo. Noi invece continueremo a lavorare per il futuro senza alcuna tentazione di ritorno al passato. Non chiederemo e non ci interessano poltrone di sottogoverno ma proseguiremo a fare esclusivamente gli interessi dei siciliani”.