CATANIA – I due imputati non c’erano. Quindi non sono stati esaminati. Mimmo Rotella e il sacerdote Orazio Caputo erano i grandi assenti dell’udienza di ieri del processo scaturito dall’inchiesta 12 apostoli sui presunti abusi nella Comunità Acca. I due sono accusati di favoreggiamento. È solo uno dei tronconi processuali: il principale vede imputato Pietro Capuana per violenza sessuale e le sue tre ancelle (tra cui la moglie di Rotella) che avrebbero indotto le ragazze (ancora minorenni) a cedere alle richieste sessuali del santone di quella che ormai stata battezzata “setta degli orrori”. L’ex presidente della comunità Salvatore Torrisi, giudicato in abbreviato, è stato già condannato.
Una volta che non è stato possibile sentire i due imputati, la procura ha chiesto e ottenuto dalla giudice Calamita l’acquisizione dei verbali di Mimmo Rotella rilasciate agli investigatori durante le indagini preliminari. Invece non c’è alcuna esternazione del sacerdote. Nel corso dell’udienza è stato sentito l’ultimo teste dell’accusa: un ispettore della Polizia Postale che ha analizzato le intercettazioni da cui emerge la fuga di notizie della denuncia contro Capuana che il sacerdote aveva saputo nella sacralità della confessione. E che era stata però diffusa.
Chiesa la fase istruttoria. A Maggio la pm Agata Consoli affronterà la requisitoria davanti al Tribunale monocratico. Vi saranno anche le discussioni degli avvocati di parte civile Tommaso Tamburino, Salvo Pace, Sergio Ziccone, Francesco Laurino e Tania Occhipinti. A giugno invece ci sarà il turno della difesa.