Gli ex Pip tornano in strada | Il traffico va in tilt - Live Sicilia

Gli ex Pip tornano in strada | Il traffico va in tilt

Gli ex Pip tornano in strada

Circa cento operai ex Pip hanno bloccato piazza Indipendenza, mandando in tilt il traffico. La protesta si è poi spostata davanti a Palazzo d'Orleans.

PALERMO – Traffico in tilt questa mattina a piazza Indipendenza. Circa cento operai ex Pip hanno bloccato la strada ponendo un cassonetto e un carrello al centro della carreggiata. Per circa mezz’ora la viabilità è stata bloccata, ma i lavoratori hanno garantito il passaggio delle vetture sanitarie. Dopo aver liberato la carreggiata, gli operai si sono spostati a Palazzo d’Orleans dove circa cinquecento lavoratori protestano in attesa di ricevere risposte dal presidente Crocetta.

Si continua a respirare aria di frustrazione tra gli ex Pip. Una coperta già corta quella sollevata intorno alla vicende degli ex lavoratori della Social Trinacria, che, dopo le polemiche nate ieri tra il presidente Crocetta e lo storico capo popolo degli ex Pip Mimmo Russo, sembra esserlo diventata ancora di più. Dopo le promesse fatte dal presidente della Regione, che nei giorni di approvazione della Finanziaria aveva approvato per i lavoratori “un sussidio da 833 euro al mese”, e dopo le grida di gioia dei lavoratori, ad oggi gli operai non percepiscono quanto stabilito.

In realtà, i lavoratori hanno diritto ad un sussidio di disoccupazione pari a 637 euro, che raggiungerebbe i fatidici 833 euro dopo dopo l’accordo con l’Inps e l’inserimento degli operai in progetti di lavoro. Ma proprio ieri Russo aveva spiegato che “per ricevere quei soldi potrebbero servire ancora dei mesi. E non c’è un piano per dare un lavoro a queste persone. Che al momento sono a tutti gli effetti dei disoccupati”.

“Lavoriamo in questo modo da dodici anni. Continuiamo a protestare perché ci prendono in giro. Non possiamo più andare avanti così”, dice a gran voce Salvo Mineo. A fargli eco Andrea De Simone: “Siamo tutti per strada. Crocetta promette e non mantiene. Vogliamo lavoro e stipendio. Basta promesse”.

Ed è ancora tanta la confusione tra i 3200 lavoratori della onlus. Al centro della polemica anche quanto affermato dal presidente Crocetta, che aveva spinto i lavoratori a presentare “domanda di disoccupazione”. Se Giovanni Violante riferisce di aver dato la propria disponibilità al lavoro e di aver ricevuto un “no” da parte dell’addetto allo sportello perché “appartengo ancora alla Social Trinacria”, in tanti si rifiutano di recarsi presso il centro per l’impiego perché “abbiamo già un lavoro e non ne cerchiamo un altro”.

Intanto è stato posticipato alle 14, un incontro voluto ieri dall’assessore Ester Bonafede. I lavoratori, però, tengono a precisare che, se non avranno risposte positive, sono pronti a restare dentro il palazzo sede della presidenza della Regione.


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