Il day after della prima tornata elettorale in Sicilia ha ancora i contorni sfocati. Certo, nel corso di quest’ultima campagna elettorale, in molti si erano detti scettici e spesso si sono letti commenti politici del genere: “Queste elezioni siciliane non saranno un banco di prova”. Ma la prima tornata elettorale si è conclusa e inevitabilmente bisogna fare i conti con vincitori e sconfitti in salsa sicula. L’Isola si conferma sostanzialmente azzurra. Le divisioni interne ai democratici – insieme alle incomprensioni con la sinistra di Vendola e Di Pietro – non premiano i candidati di centrosinistra, nonostante la fiducia dell’elettorato. Sono numerosi i casi di Comuni in cui il centrosinistra si è presentato con più candidati e ha perso, come nel caso Montevago. Succede anche che i candidati pidini – e in generale di sinistra – non approdino alla seconda tornata elettorale, come nei casi di Favara o Noto, dove ai ballottaggi andranno due candidati di centrodestra. Dunque si guarda adesso alle nuove sfide e alle nuove alleanze che attendono i partiti nei ballottaggi che si terranno tra due settimane. Sedici dei 27 Comuni al voto, infatti, hanno eletto al primo turno i loro primi cittadini (molto spesso si tratta di Comuni minori, in cui si è votato col sistema maggioritario). Per i restanti undici Comuni, dunque, sfida all’ultimo voto per i ballottaggi.
Come nel caso di Bagheria, dove si attendono i nuovi sviluppi della sfida in casa democratica. Il grande sconfitto del comune palermitano è il sindaco uscente Biagio Sciortino, sostenuto dall’ala cracoliciana del partito. Passa il primo turno e approda ai ballottaggi, invece, l’altro candidato dell’area democratica, Vincenzo Lo Meo: uomo dell’Udc di Casini, infatti, Lo Meo ha anche potuto contare sulla lista “Democratici per Bagheria”, sostenuta dal segretario regionale del partito, Giuseppe Lupo. A sfidare Lo Meo ai ballottaggi sarà Bartolo Di Salvo, uomo di Saverio Romano, sostenuto da Pid, Pdl e Forza del Sud.
Anche a Vittoria, le lotte intestine al Partito Democratico hanno creato un caso, di cui certamente si continuerà a discutere, mentre il ballottaggio vedrà protagonisti il candidato di Pdl, Pid e Forza del Sud, Carmelo Incardona, e Giuseppe Nicosia, espressione di Pd, Idv e liste civiche.
Secondo turno anche a Canicattì, dove i due sfidanti sono Gaetano Cani (20,62%), sostenuto dal Terzo Polo e Vincenzo Corbo (23,05%), collegato a una sola lista civica. Fermi alla soglia del 15% i tre candidati sostenuti – tra gli altri – rispettivamente da Pd, Pdl e Mpa.
Anche Favara al ballottaggio. A sfidarsi saranno due candidati espressione del centrodestra. Da una parte, Carmelo Vitello, sostenuto dai finiani di Futuro e Libertà, che si è fermato al 37,35%. Dall’altra, Rosario Manganella, sostenuto tra gli altri da Forza del Sud, Mpa, Pdl, Pid. Fermo al 9% il candidato del partito democratico, mentre arriva a sette punti percentuali il candidato espressione di Sicilia Vera, il movimento politico di Cateno De Luca. Secondo turno a Noto, che vedrà sfidarsi il candidato del Terzo polo, Corrado Bonfanti, contro Raffaele Leone, sostenuto da Pdl e Pid.
Non ce la fa al primo turno il sindaco uscente di Capo d’Orlando Enzo Sindoni, che si ferma a 47,87 punti percentuali. Si sfiderà al ballottaggio col candidato democristiano Salvatore Librizzi, sostenuto da una coalizione che va dall’Udc fino alla sinistra di Vendola. Librizzi al primo turno ha raccolto solo il 24% delle preferenze. Ballottaggio anche per Ramacca, unico comune alle urne in provincia di Catania, dove si sfidano al secondo turno i candidati dei due partiti al governo della Regione. Da una parte, il democratico Francesco Zappalà, dall’altra l’autonomista Giampiero Musumeci. Non passano il turno i candidati di Pdl e Terzo polo. Secondo turno anche per Patti, dove si sfideranno Luigi Gullo, sostenuto dal Terzo polo insieme al Pd, contro Mauro Giuseppe Aquino, espressione della coalizione di centrodestra.
Sfida al secondo turno a Lentini, in provincia di Siracusa, per Alfio Mangiameli, candidato del Pd insieme alla Federazione della Sinistra, contro Sebastiano Neri, espressione di Pdl, Pid e Forza del Sud. Secondo turno anche per l’unico Comune alle urne nel Trapanese, Campobello di Mazara. Al ballottaggio andrà Ciro Caravà, espressione della maggioranza di governo alla Regione (Mpa e Pd), che sfiderà Daniele Vito Mangiaracina, candidato del movimento di Cateno De Luca. Ultimo ballottaggio, infine, a Terrasini, dove si sfideranno Massimo Cucinella (liste civiche), contro il candidato del Pid, Giuseppe Cammilleri.
Primo turno
Ecco invece i sedici Comuni che hanno eletto i loro sindaci al primo turno.
Unico capoluogo di Provincia alle urne in Sicilia, Ragusa vede il suo primo cittadino già al primo turno: col 57% dei voti Nello Di Pasquale, sostenuto dal Terzo polo, dal Pdl, dal Pid, da Forza del Sud e da Sicilia Vera, batte i due candidati di Pd e Mpa.
Risultato bulgaro a Porto Empedocle, dove Calogero Firetto, sostenuto da Pd, Sicilia Vera, Udc, Fli, Forza del Sud e Mpa, stravince col 93,31% dei voti sul candidato di Italia dei Valori.
È eletto al primo turno il sindaco di Montevago. Con il 51,51% delle preferenze Calogero Impastato è il nuovo primo cittadino, espressione di una lista civica di centrodestra. Fermi entrambi al 24% i candidati sostenuti dal centrosinistra. Anche a San Biagio Platani è elezione al primo turno per Filippo Bartolomeo, che batte lo sfidante – entrambi sostenuti da liste civiche – con uno scarto di oltre 400 voti. Percentuale bulgara anche a Vallelunga Pratameno (Caltanissetta), dove Giuseppe Montesano è stato riconfermato con oltre il 96% dei voti. E ancora, Antillo, in provincia di Messina, ha il suo primo cittadino. Con uno scarto di 33 voti, passa Davide Paratore, sostenuto da una lista civica. A Caronia diventa primo cittadino Rino Beringheli, sostenuto da una lista civica, mentre a Falcone il nuovo sindaco è Santi Cirella. Il comune di Ficarra torna a dare fiducia, col 70% delle preferenze, al suo primo cittadino: riconfermato al primo turno Basilio Ridolfo.
Quarantacinque punti percentuali bastano a Natale Bruno per essere riconfermato primo cittadino di Galati Mametino, dove si è andati alle urne col sistema maggioritario. Stesso sistema elettorale che ha permesso anche a Sant’Angelo di Brolo di avere il suo primo cittadino, Basilio Caruso, al primo turno, eletto col 41% delle preferenze. Ultimo comune del Messinese ad essere stato chiamato alle urne in questa tornata elettorale è Torregrotta, dove è stato eletto Antonino Caselli, sostenuto da una lista civica, col 53% dei voti.
Nel Siracusano, a Ferla passa al primo turno Michelangelo Giansiracusa, sostenuto da una lista civica, col 40% dei voti; mentre a Sortino è stato eletto Vincenzo Buccheri. Anche in questo caso si tratta di una candidatura espressione di una lista civica ed eletta col sistema maggioritario.
Confermato al primo turno a San Marco d’Alunzio il sindaco uscente Amedeo Basilio Arcodia.
Anche Campofelice di Roccella, infine, riconferma il propri sindaco uscente, Francesco Vasta.