PALERMO – “Siamo dispiaciuti e vicini alla famiglia di Salvatore Tafuro. Oltre un anno fa avevo fatto approvare una risoluzione in commissione Ambiente all’Ars con la quale il governo regionale si impegnava ad adottare tutte le misure necessarie per evitare questi ‘disumani’ distacchi”. Lo afferma il deputato Cinquestelle Matteo Mangiacavallo in merito alla vicenda del pensionato di 68 anni che sabato scorso a Lucca Sicula (Agrigento) morto per infarto davanti agli operai del gestore idrico che si erano appena presentati nella sua abitazione per effettuare il distacco del contatore dell’acqua. Mangiacavallo insieme con gli altri 13 parlamentari siciliani del M5S ha presentato sulla vicenda un’interpellanza urgente al Presidente della Regione Siciliana e all’assessore all’Energia Vania Contrafatto. “E’ inconcepibile – affermano i parlamentari – che il gestore non provveda a ridurre la portata invece che staccare la fornitura di un servizio essenziale ed indispensabile come quello relativo all’erogazione dell’acqua. Questo impegno, così come tanti altri, è stato miseramente disatteso. Questo non rappresenta che l’esempio di come i privati che gestiscono l’acqua mirino esclusivamente al proprio profitto trascurando il lato umano che si nasconde dietro ad ogni singola bolletta. La gente non paga di certo per il piacere di non pagare”. Mangiacavallo ricorda di avere, tra gli atti ispettivi depositati in due anni di legislatura, chiesto l’invio di un’ispezione all’Ato Idrico di Agrigento per la verifica delle condizioni che determinano l’applicazione di una tariffa esagerata. “Da calcoli errati – derivano bollette insostenibili. E le fatture ‘pazze’ generano utenti morosi, non certo per loro scelta. Il gestore, indisturbato nella sua opera e noncurante dei reclami, procede ai distacchi. E’ un circolo vizioso che bisogna risolvere. Dobbiamo interrompere questa vergognosa catena alimentata nel corso degli anni da soggetti politici, burocrati ed amministratori compiacenti”.
(Fonte ANSA)