La partita per completare la squadra di governo dovrebbe chiudersi nell’arco di un paio di giorni. Secondo quanto riporta oggi il Corriere, Luigi Di Maio e Matteo Salvini avrebbero concordato un “pacchetto” di 8 viceministri e 35 sottosegretari per affiancare il lavoro dei diciotto ministri già insediati, nell’attesa della fiducia parlamentare. Fra i nomi trapelati nelle ultime ore, anche quelli di tre siciliani, tutti espressione del Movimento 5 stelle. Ma la lista potrebbe allungarsi e coinvolgere anche quei “leghisti di Sicilia”, che in questi giorni si trovano per la prima volta realmente alla prova: le amministrative di domenica prossima saranno il primo test da quando il partito è diventato la prima forza politica dell’area di centrodestra in Italia.
Al ministero dello Sviluppo Economico, al fianco del vicepremier Di Maio, sarebbe pronta una poltrona da sottosegretario per il palermitano Vito Crimi. L’esponente storico del Movimento, già primo capogruppo grillino al Senato nella scorsa legislatura, avrà quasi sicuramente la delega ai servizi segreti. Nello stesso “super ministero” sembrerebbe esserci posto per un’altra siciliana: Nunzia Catalfo. La senatrice etnea è stata una fra i primi firmatari della bozza per il reddito di cittadinanza, nel 2013. Sarà – con ogni probabilità – il nuovo sottosegretario al Lavoro.
Nome circolato per la carica di ministro agli Esteri, Manlio Di Stefano, giovane ingegnere informatico e responsabile della politica estera nel M5S, andrà comunque alla Farnesina: per lui – salvo sorprese – l’incarico di viceministro, quasi a bilanciare la scelta “tecnica” che ha portato a Enzo Moavero Milanesi come titolare del dicastero. Qualora questa “promozione ” dovesse fallire, per Di Stefano sarebbe pronta comunque una poltrona altrettanto importante: potrebbe, infatti, diventare il presidente della Commissione Esteri a Montecitorio.