Granchio blu, da minaccia all'ecosistema a risorsa per la pesca

Granchio blu, da “minaccia” per l’ecosistema a risorsa per la pesca

Progetto comune tra Innovittica e l'azienda Blu Ocean
IL PROGETTO
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PALERMO – Una sfida importante, quella che “Progetto Innovittica” e l’azienda Blu Ocean srl di Casteldaccia vogliono portare avanti nel campo della trasformazione ittica del “granchio blu”: l’idea è trasformare quella che è diventata una minaccia per l’ecosistema in opportunità di lavoro e di sviluppo economico con una significativa ricaduta sulla sostenibilità ambientale. Una strada già percorsa in Tunisia che nel 2021 ha esportato circa 7.600 tonnellate di granchio blu per un controvalore di 24 milioni di dollari.

Messina: “Avviato un percorso di co-creazione”

La professoressa Concetta Messina, dell’Università di Palermo, spiega che grazie alla collaborazione tra Progetto Innovittica e Blu Ocean è stato avviato un percorso di co-creazione con la realizzazione di prodotti alimentari innovativi a base di granchio blu, con una forte connotazione territoriale derivante dalla esperienza dei tecnici della Blu Ocean, azienda leader nel settore della trasformazione ittica. E così sono nati prodotti che spaziano dai sughi freschi e pastorizzati a polpette e burger a base di polpa di granchio.

L’intervento di Lo Coco (Blu Ocean)

Antonio Lo Coco, amministratore di Blu Ocean, conferma l’impegno dell’azienda a supporto dello sviluppo della competitività e della sostenibilità dell’industria della trasformazione ittica siciliana. “Abbiamo aderito con entusiasmo perché gli obiettivi del progetto – dice – coincidono con la mission dell’azienda che da tantissimi anni lavora nel settore della pesca guardando al rispetto del ciclo di vita delle specie ittiche, alla qualità dei prodotti e al rispetto dell’ambiente puntando anche ad annullare l’immissione di rifiuti”.

“La collaborazione con “Innovittica” – prosegue Lo Coco – non si esaurirà con la chiusura di questo progetto, l’obiettivo è quello di mettere a punto un processo di estrazione meccanica della polpa al fine di ottimizzare le rese, i tempi ed i costi di lavorazione per rendere i prodotti ottenuti ancora più competitivi”. Gli scarti di lavorazione verranno utilizzati per l’estrazione delle molecole bioattive per applicazioni nel campo della nutraceutica e della cosmeceutica e, alla fine del ciclo, per la produzione di compost.

Santulli: “Prossimo passo il completamento della filiera”

“Questa storia di successo – afferma il professore Andrea Santulli del progetto Innovittica – conferma che quando la ricerca nasce e si sviluppa nel mondo reale, con il sostegno della ricerca accademica, i suoi risultati possono essere immediatamente capitalizzati, generando reddito e posti di lavoro. Il passo successivo sarà il completamento della filiera, garantendo l’approvvigionamento del ciclo produttivo del granchio blu con esemplari pescati in Sicilia, contribuendo alla riduzione della pressione sulla biodiversità degli ambienti costieri esercitata da questa specie invasiva”.

Il progetto Innovittica

Innovittica è un progetto del Dipartimento della Pesca Mediterranea della Regione Siciliana, finanziato dal Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e per la Pesca 2014-2020, misura 1.26, svolto in partneriato tra il Consorzio Universitario della Provincia di Trapani (capofila), l’Università di Messina, il Distretto della pesca e Crescita Blu – Co.S.Va.P., il Centro di Competenza Distrettuale e Medicair Industries, che ha l’obiettivo di contribuire alla crescita e all’aumento della competitività del settore della trasformazione dei prodotti della filiera ittica siciliana.


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