"Graviano potrebbe dissociarsi" - Live Sicilia

“Graviano potrebbe dissociarsi”

Parla l'ex procuratore nazionale Vigna
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Filippo Graviano, il boss sanguinario di Brancaccio, potrebbe dissociarsi? Potrebbe cominciare un percorso di collaborazione con la giustizia? Secondo Pierluigi Vigna, già procuratore nazionale antimafia, sì.

“Le dichiarazioni del boss Filippo Graviano, durante il confronto col pentito Gaspare Spatuzza, pur non essendo delle ammissioni, manifestano una comprensione della scelta del collaboratore che induce a pensare che sia in atto, da parte del capomafia, un percorso di dissociazione da Cosa nostra”.

E’ questa l’idea espressa da Vigna, a margine della presentazione, a Palermo, del codice regionale antimafia e anticorruzione della pubblica amministrazione. L’ex procuratore ha commentato l’episodio in cui Graviano, messo a confronto col pentito, ha detto di rispettare la decisione di Spatuzza di collaborare con la giustizia.

Lo stesso Vigna, da procuratore nazionale antimafia, fu protagonista di una serie di colloqui investigativi, durati mesi con diversi capimafia tra cui Pietro Aglieri, che espressero al magistrato la volontà di dissociarsi da Cosa nostra.

“L’idea – ha spiegato Vigna – era quella di rompere con la mafia per dare un messaggio alle giovani leve.  Aglieri – ha raccontato – mi disse che se l’avessero dato da collaboratori, li avrebbero considerati infami invece il loro ‘rompete le righe’ lo diedero dal 41 bis, senza chiedere nulla in cambio”.

Ma Vigna, incalzato dalle domande dei cronisti, si è espresso anche su altri temi “caldi” della cronaca di questi tempo. “Massimo Ciancimino – ha detto il magistrato – mi dà l’impressione di non essere tanto lineare come vorrebbe apparire. Mi lasciano perplesso tutte queste produzioni di documenti dilazionate nel tempo”. E ancora: “Sono singolari i ritorni di memoria di Martelli, Violante e Ferraro. Hanno ricordi a scoppio ritardato. Diranno sicuramente tutte cose vere, ma il loro atteggiamento lascia un po’ sbigottiti”.

Al centro dell’appuntamento di oggi c’era la presentazion del Codice. “Il Codice antimafia guiderà il governo nell’amministrazione di ogni giorno e il Parlamento siciliano nell’attività legislativa”, ha detto il governatore siciliano Raffaele Lombardo.


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