CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – Dopo una batosta del genere è difficile trovare la voglia di commentare. Lo si legge nell’espressione di Giulio Griccioli nel post-partita di Orlandina-Sassari, dove la sua squadra non è mai entrata in gioco, venendo sovrastata dai campioni d’Italia: “Onestamente ci hanno mangiato sul piano fisico, è giusto ammetterlo. Hanno fatto una partita migliore, quando noi abbiamo provato a starci non c’è andata bene. Abbiamo fatto veramente fatica, il punteggio alla fine è lievitato e la reazione sul loro atletismo poteva essere più lucida. Abbiamo fatto meglio nel secondo tempo, sbagliando un po’ troppo in avvicinamento, e loro ci hanno punito sempre in contropiede. Quando gli si concede quest’arma ad una squadra come Sassari diventa complicato”.
Nella serata nera, Griccioli riesce almeno a trovare qualcosa per cui sorridere: “L’unica nota positiva è aver rimesso dentro Ilievski e Stojanovic”, ha ammesso il coach toscano, che poi loda il pubblico del Palafantozzi, protagonista con un applauso al termine del match: “Forse non siamo stati così bravi nel far capire che ci abbiamo provato veramente. Quando gioca una squadra molto più forte di te serve l’aiuto di te stesso e degli episodi. Ovvio che in una partita persa di venticinque non voglio attaccarmi agli episodi, ma certi canestri da sotto sbagliati o certe loro triple nei momenti in cui stavamo per andare sotto la doppia cifra di svantaggio ci hanno tagliato le gambe. Quel che dispiace è aver perso così nettamente. Purtroppo ci può anche stare”.
Dall’altro lato del campo, ha sorpreso la freschezza di Sassari, per nulla influenzata dal cambio di allenatore e dalla trasferta di Eurolega: “Sono stato in squadre che hanno giocato le coppe – chiude Griccioli – e hanno normalmente un numero di atleti sufficiente per sopperire alle mancanze. Queste trasferte possono influire più sul piano mentale, ma non hanno avuto un calo anche grazie al cambio di allenatore. Noi dobbiamo essere coscienti della differenza che c’è tra le due squadre e dobbiamo lavorare, non possiamo cambiare le nostre caratteristiche. Serve più precisione”.
