PALERMO – Sono arrivati in questi ore i bonifici in accredito sui conti correnti dei deputati regionali. Ammontano a 20mila euro lordi, cui si aggiungono le indennità di carica che possono valere anche tremila euro in più al mese. E a quasi tre settimane dal Restitution Day i grillini si accingono a rimettere a disposizione del fondo per il microcredito l’eccedenza dei propri stipendi di gennaio.
La cifra questa volta dovrebbe però ammontare a circa il 30 per cento in meno rispetto a quanto versato i primi del mese. Anziché i 123mila euro relativi agli emolumenti di dicembre, saranno circa 90mila euro che andranno a rimpolpare il fondo per il microcredito rivolto alla piccola impresa dell’Isola. Sono due i motivi. Il principale sta nella rinuncia alla fonte del rimborso spese per l’esercizio del mandato, che incide sulla busta paga per circa 3mila euro e che resterà nelle casse dell’Assemblea. “Lo stipendio di gennaio sarà di 8.800 euro, di cui tratterremo 2.500 euro più le spese”, dice il deputato Salvatore Siragusa. La seconda motivazione invece è legata al maggior ammontare delle spese sostenute nel fitto calendario del mese di gennaio.
E quali sono queste spese da rimborsare? “Tratteniamo quanto speso per la benzina secondo la tabella Aci – dice la deputata Gianina Ciancio –, più la cifra che spendiamo per la casa o il bed and breakfast nei giorni in cui restiamo a Palermo”. Ma quando è possibile si viaggia il pullman, come fa il vicepresidente vicario dell’Ars Antonio Venturino, oppure si fa strada insieme come spesso capita alla pattuglia catanese. C’è poi il buono pasto: 7 euro per il pranzo, come diversi dipendenti del settore privato, nei giorni in cui si lavora. La cena invece è rigorosamente a carico degli onorevoli.
I conti correnti della truppa grillina a Palazzo dei Normanni si sgonfieranno dal lauto stipendio non prima di febbraio. “Il tempo di fare i conti”, afferma Siragusa. Nessuna nuova invece da parte della giunta di governo, che aveva manifestato simpatia per l’iniziativa ma che nei fatti non ha aderito. Unica iniziativa similare al momento è quella del deputato della lista Crocetta Nello Dipasquale, che devolve circa un quarto del proprio stipendio per istituzioni che operano nel mondo del volontariato. Lo stesso farà l’assessore Franco Battiato, che però devolverà l’intero stipendio legato alla propria carica ad associazioni di beneficenza.