I beni archeologici di Siracusa | Scontro tra Faraone e Musumeci - Live Sicilia

I beni archeologici di Siracusa | Scontro tra Faraone e Musumeci

Duro scambio di battute tra i due

La polemica
di
2 min di lettura

PALERMO – Scontro durissimo tra il senatore del Partito democratico, Davide Faraone, e il governatore siciliano Nello Musumeci. Al centro della contesa la situazione in cui versano alcuni siti archeologici di Siracusa. “È vergognoso che Musumeci non dica una parola e soprattutto non produca un solo atto sul degrado dei siti archeologici di Siracusa che abbiamo denunciato da settimane”, sono state in mattinata le parole del segretario del Pd Sicilia, che ha rincarato: “Capisco che ha nel cuore la sua Militello, per la quale si spende personalmente e con importanti risorse pubbliche, ma tra un video e l’altro alla Fiera del Cavallo di Ambelia e alla stazione di monta, rimessa a nuovo grazie a un investimento di oltre un milione di euro, potrebbe dedicare qualche minuto al Castello Eurialo, a Megara Iblea, al Tempio di Giove Olimpico e ai tanti siti abbandonati e chiusi”. E ancora: “La vergogna che copre quel patrimonio inestimabile – aggiunge – ha delle precise responsabilità politiche e gestionali e Musumeci deve farsene carico per evitare altri danni all’immagine della Sicilia”.

Parole a cui ha replicato duramente Musumeci: “Faraone non ha il senso del pudore. Se lo avesse, la smetterebbe in questo vergognoso, quanto inutile, tentativo di far dimenticare ai siciliani la latitanza del passato governo regionale, anche nella gestione dei siti archeologici dell’Isola. Se avesse avvertito, allora, la stessa sensibilità che finge di avere adesso, le erbacce del Castello Eurialo a Siracusa e quelle di tanti altri siti archeologici regionali sarebbero di minore impatto”. Poi l’annuncio: “Voglio rassicurare i siciliani: stiamo lavorando affinché, entro pochi mesi, sia varato un articolato Piano di accesso e fruizione ai reperti archeologici rimasti in passato preclusi ai visitatori. Sarà uno dei rimedi ai tanti problemi annosi lasciati insoluti dal precedente governo regionale a guida Pd”.

Nel pomeriggio la controreplica di Faraone: “Musumeci, invece di addossare la colpa ad Adamo ed Eva, dovrebbe convincersi che non fa il presidente della Provincia. Da quasi due anni, 575 giorni per la precisione, è il governatore della Sicilia e per pulire ed aprire i siti artistici siciliani basta qualche settimana di lavoro, non 575 giorni. Non occorre neppure un piano, così come anticipa rispondendo stizzito alla dura realtà, che dice varerà entro pochi mesi. Presidente della provincia, entro pochi mesi siamo in autunno e la stagione sarà irrimediabilmente compromessa con danni incalcolabili per il turismo e per l’immagine della Sicilia”. Così in una nota il segretario del Pd Sicilia, Davide Faraone.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI