I blackout erano stati previsti: Trantino vuole vederci chiaro

I blackout erano stati previsti: Trantino vuole vederci chiaro

Sul Piano di lavoro di E Distribuzione, i danni che avrebbero provocato le ondate di calore. Il sindaco: "Un quadro preoccupante"
EMERGENZA CATANIA
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CATANIA – Eppure era già stato tutto ampiamente previsto. Il blackout subito dal territorio etneo non appare più essere un caso o un accanimento della Natura. Basta prendere visione del “Piano di Lavoro per l’incremento della Resilienza del sistema elettrico di E-Distribuzione 2022-2024” che riportava gli investimenti che riguardano il comprensorio. Sta scritto tutto nero su bianco: “L’incremento del tasso di guasto estivo sulle linee in cavo interrato, entro una certa misura, è da ritenersi fisiologico ed è fondamentalmente conseguenza del peggioramento dello scambio termico tra i componenti della linea ed il terreno circostante, con conseguente incremento della velocità di invecchiamento dei componenti”.

E come nel caso delle giornate secche e ad altissima temperature, che hanno riguardato Catania, il seguito è la conferma che gli interventi da fare erano, e sono tuttora, una priorità assoluta: “In definitiva, in periodi di ondate di calore si registra un eccezionale incremento del tasso di guasto elettrico nelle reti in cavo interrato e quindi un rilevante aumento della probabilità che si manifestino sulle linee più guasti contemporaneamente. In particolare, quando si verificano guasti doppi sulle linee in cavo si compromette la continuità del servizio, garantita dal criterio standard di pianificazione della rete a fronte del guasto singolo”. 

Una città in ginocchio, Trantino: “Verificare è un mio obbligo” 

Quello che resta è un senso di impotenza che ha visto interi quartieri mobilitarsi e scendere in strada dopo essere rimasti senza corrente elettrica e acqua ininterrottamente per ore.
“C’è qualcosa che non torna nella prevenzione e nel far fronte all’emergenza – ci dice spiega il primo cittadino, Enrico Trantino -. E’ vero: è chiaro che fosse già stato messo in conto che tutto questo si sarebbe verificato. Era stato stabilito un cronoprogramma 2022-2024 e avevano anche previsto che si sarebbero sciolti i giunti: ma non con la portata che stiamo subendo.
Ed anche se tutto quello che si è verificato non dipende dall’amministrazione, è nostro obbligo verificare è se gli interventi sono stati compiuti con la tempestività necessaria visto che il quadro era già abbastanza preoccupante. E’ questo il tema sul quale dobbiamo compiere un approfondimento”.

“Nel Piano di E Distribuzione, nella scheda di Catania – prosegue il sindaco – riferendosi alla provincia, venivano indicati, vado a memoria, 17 mila utenti come coloro che avrebbero potuto dei disservizi: ma solo nella città di Catania sono stati 30 mila coloro i quali sono stati colpiti da disservizi che se li sommiamo a quelli di tutta la provincia arriviamo a circa 300 mila. E’ mai possibile?”.

Famiglie e attività commerciali messe a dura prova

Una situazione insostenibile che ha messo a dura prova la pazienza e la sopportazione di migliaia di famiglie, cittadini e attività commerciali.
E che deve ancora conoscere la parola fine.
Nel frattempo, l’amministrazione Trantino ha promesso chiarezza: una sorta di operazione verità che potrebbe presto conoscere nuovi ed ulteriori sviluppi.
Perchè la paura più grande è che l’incubo blackout possa riproporsi. Ed a quel punto, non vi sarebbero più alibi.


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