I boss della droga, 'sorprese' prima della requisitoria: le richieste del pg - Live Sicilia

I boss della droga, ‘sorprese’ prima della requisitoria: le richieste del pg

Le rinunce all'appello di alcuni imputati all'ultimo minuto provocano nervosismo in aula
PROCESSO TRICOLORE
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CATANIA – Maretta ieri in Corte d’Appello a Catania. Poco prima che il pg Angelo Busacca stava per cominciare la prima parte della requisitoria del processo d’appello frutto dell’inchiesta antidroga Tricolore sulle piazze di spaccio – territorialmente riconosciute sullo sventolio di due bandiere – dei Cappello-Bonaccorsi e dei Corsoti-Milanesi c’è stato un piccolo colpo di teatro. E la temperatura, già incandescente per motivi meteo, è diventata caldissima.

Alcuni imputati (13 su 37) hanno deciso di annunciare la rinuncia ai motivi d’appello. Una scelta ‘dell’ultimo minuto’ che per il magistrato “non cambierà alcuna richiesta di pena che invece si fonda sui motivi d’appello”. Busacca non ha nascosto il suo disappunto per una strategia ‘tardiva’ che fa comprendere come non vi sia da parte degli imputati un “vero ravvedimento”. Le rinunce ai motivi d’appello per spaccio e associazione a delinquere sono state presentate da Massimo Gulisano, Samuele Linguanti, Gaetano Spampinato, Rosario Zito, Giuseppe Licciardello, Roberto Pietro Bua, Germain Saverio D’Orta, Edoardo Perciabosco, Giuseppe Pitarà,Antonio Piterà, Matteo Piterà e Alfio Siriano. Giuseppe Gabriele Pitarà ha rinunciato ai motivi d’appello per spaccio e associazione ma non per la posizione di capo, promotore e organizzatore.  Biagio Andrea Giuffrida ed Edoardo Perciabosco hanno fatto pervenire anche delle ‘confessioni’.

Chiarito il mancato effetto delle rinunce nella requisitoria del pg, Busacca ha affrontato la prima parte della sua discussione terminata con le richieste di pena. E così il magistrato ha chiesto alla Corte d’Appello la conferma della sentenza nei confronti di Lorenzo Cristian Monaco (20 anni), Giuseppe La Placa (20 anni), Giuseppe Ruscica (20 anni), Massimo Gulisano (8 anni), Julian Marian Pintilie (8 anni), Giovanni Ivan Sangiorgio (8 anni), Gianluca Sciuto (8 anni e 2 mesi), Gaetano Spampinato (11 anni e 4 mesi), Ivan Torrisi, (8 anni)  Rosario Zito (8 anni) e Salvatore D’Ambra (5 anni e 4 mesi). Busacca, invece, ha chiesto la parziale riforma per Gianluca Caruso 7 anni e 4 mesi), Samuele Giovanni Linguanti 11 anni e 4 mesi, Alessandro Russo 7 anni e 4 mesi, Damiano Pergolizzi  3 anni e 4 mesi di reclusione e 20 mila euro. Si continua il prossimo 15 settembre con le altre posizioni tra cui quelle di Concetto Bonaccorsi (omonimo dello zio pentito) e Giuseppe Campagna che sono state appellate dal pm. Entrambi in primo grado erano stati assolti dal gup. A rafforzare l’impianto probatorio in secondo grado è stato sentito il nuovo pentito Carmelo Liistro. 


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