I debiti, gli assessori, le riforme | Musumeci e la ‘pesante’ eredità - Live Sicilia

I debiti, gli assessori, le riforme | Musumeci e la ‘pesante’ eredità

Commenti

    Lista lunghissima dei responsabili delle macerie lasciate, tristissimo rivedere le stesse facce è sentire che la colpa è sempre degli altri! Caro presidente, lei conosceva benissimo la situazione, bastava non candidarsi visto l’operato è i componenti della Sua squadra compreso chi si è messo nel listino. Premiamo sempre l’incompetenza ma pronto ad additare i predecessori…

    Comovimenti ad Accursio Sabella x l ‘artitolo di oggi. Molti siciliani hanno la memoria corta e bene fa’il nostro giornalista a ricordare uomini e cose nella terra del Gattopardo dove tutto apparentemente cambia ma di fatto non cambia nulla.

    Che è bella la politica e di più i politici.
    Musumeci si lamenta di quello lasciato da Crocetta.
    Crocetta si lamenta di quello lasciato da Lombardo.
    Lombardo si lamenta di quello lasciato da Leanza.
    Leanza si lamenta di quello lasciato da Cuffaro.
    Il colpevole è sempre quello precedente, può darsi, ma, se notate bene, sono sempre gli stessi che girano.
    Come il gioco delle tre carte.
    Questo entra e quello esce, rientra ed esce quello di prima, che rientra ed esce l’altro.
    Il fatto strano è che i nuovi, entrano, sparano minchiate per farsi notare, e poi vengono influenzati al punto che diventano come loro.
    Oggi, in sicilia, non c’è un politico che si può dire esente dai danni fatti dalle varie giunte.
    Ancora oggi, non si capisce perchè non andiamo a votare visto che Musumeci non sta bene con Miccichè. I capigruppo cercano di trovare una soluzione a qualsiasi costo, ma non per i siciliani, per loro, perchè perderebbero la poltrona e dovrebbero passare lo scettro a quelli usciti due anni fa.
    giusto appunto come il gioco delle tre carte.
    Ma in parlamento ci sarebbero sempre loro, ma dall’altra parte.
    Dopo, noi siciliani, diciamo spesso: dobbiamo andare via.
    Si, ma se leggiamo bene, dovremmo andare via dall’Italia.

    Per fortuna ci sono queste fondazioni democristiane che risolvono tanti problemi di spoil system. Il problema è che il palazzo va ricostruito proprio da quelle….E’ chiaramente un governo a forte componente democristiana. Il prossimo appuntamento rotazionale è l'”università” di Agrigento

    A proposito di debiti della Regione vorrei consigliare al Governatore di andare a dare un occhiata ai cosiddetti “debiti fuori bilancio” di ciascun Assessorato. Ritengo che dopo avere preso atto della loro consistenza potrebbe per la grande preoccupazione dare anche le dimissioni….

    Semplicemente disgustato

    Per inciso. A distanza di quasi un anno le Aziende sanitarie sono, ancora, rette da Commissari Strordinari ! Una cosa mai vista !!!

    AL SOLITO: MUSUMICCI CONFERMA DI ESSERE IL NULLA ATTORNIATO DAL NIENTE: SI LAMENTA DEL PASSATO MA SFOGGIA I PEZZI DA 90 DI QUEL PASSATO NEL SUO GOVERNO. RICORDATE QUESTO QUANDO ANDRETE A VOTARE …

    Ennesimo appello al passato, Musumeci si conferma al primo posto, per retorica sterile! Nessun progetto per il futuro!!! Faccia la cosa giusta, le valigie si goda la pensione. Terra già martoriata, serve solo rinascita!

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Gli ultimi commenti su LiveSicilia

Ma veramente il senatore e il garante comunale o regionale dovevano svolgere un ruolo di garanzia e controllo in precedenza non intervenire a cose fatte. Tutto ciò evidenzia che non servono poi tanto i carcerati ,i carcerieri se la cantano e se la suonano da soli ,salvo poi intervenire a cose fatte . E i vertici regionali delle carceri ????? Buuu non pervenuti!!

E' sconcertante come Salvini, che tra parentesi prima era contrario al ponte, adesso si ostini a esserne paladino e costringendo il governo a continuare un immane sperpero di fondi pubblici, soldi dei contribuenti, per un opera dal fortissimo impatto ambientale, in un area a altissimo rischio sismico, sede di faglia, e sicuramente no n prioritario rispetto alle tante criticità del sud e della Sicilia in particolare. Un opera tra l'altro la cui fattibilità è un grosso punto interrogativo, confutata da stuoli di esperti del settore dell'ingegneria dei ponti. No al ponte, si alle cose che davvero servono.

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