I progressisti fanno quadrato: "Proseguiamo il cammino" - Live Sicilia

I progressisti fanno quadrato: “Proseguiamo il cammino”

Un senso di smarrimento aleggia in sala e tra i capannelli di militanti e dirigenti.

CATANIA – Messo un punto si va a capo. Il fronte progressista catanese vive il suo giorno più difficile dopo avere incassato il rifiuto di Abramo. Una decisione legata a motivi personali e familiari di cui la comunità progressista prende atto con profondo rispetto. E’ questo il leitmotiv che scandisce la kermesse di presentazione del programma (o meglio una sintesi di questo), frutto dell’esperienza dei tavoli progressisti. 

Un senso di smarrimento aleggia in sala e tra i capannelli di militanti e dirigenti. Pd, Movimento Cinquestelle, Sinistra Italiana e Forum Civico Catania Può proseguono sul loro cammino assicurando che troveranno presto un nome di sintesi. 

In sala gli esponenti del movimento civico, Franco Faro, Maria Falcone, Attilio Scuderi e Tony Fede illustrano il programma della coalizione. “Abbiamo costruito una comunità ed è in momenti come questi che una comunità dimostra di essere tale”, dice Scuderi introducendo i lavori. 

“Emiliano Abramo ci manda un saluto e dice che sarà con noi in questo percorso”, aggiunge. A taccuini chiusi nessuno nasconde che l’operazione di individuazione del candidato non sarà una passeggiata. Al netto del convitato di pietra (Enzo Bianco) la risposta che arriva è unanime e suggellata da un comunicato finale letto al termine dell’iniziativa.

“Siamo fortemente scossi dall’annuncio datoci da Emiliano Abramo, al quale confermiamo tutta la nostra vicinanza e la nostra gratitudine per la disponibilità che aveva espresso ad avere un ruolo da protagonista in questo percorso. Di fronte alle ragioni di natura strettamente personali di cui ci ha informato in tarda mattinata, non possiamo che esprimere rispetto  e comprensione”, dicono.

“Nei prossimi giorni ci rivedremo per riprendere insieme il percorso fatto finora, consapevoli che partiamo da alcuni elementi importantissimi: la condivisione di un programma di altissimo profilo; la sperimentazione del metodo della partecipazione corale e del confronto aperto; la prova della compattezza di un fronte politico che crede nel riscatto di Catania”, concludono. 


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