Cosa si cela dietro i nomi di Biancaneve e dei sette nani? A rivelarlo è Mitchell Stephens, professore di storia della televisione all’Università di New York. Lo studio choc condotto dal docente parte proprio da Biancaneve, la protagonista della fiaba che ha accompagnato l’infanzia di intere generazioni di bambini. Il nome della ragazza (Snow White) perseguitata dalla strega malefica conterrebbe un riferimento alla cocaina. E i nomi dei sette nani sarebbero invece riconducibili ai diversi effetti dell’uso della polvere bianca.
1) Cucciolo (“Dopey”, sfatto) rappresenta la prima sensazione provata dopo aver sniffato per la prima volta la cocaina, ovvero spossatezza fisica e psichica
2) Brontolo (“Grumpey”, imbronciato) rappresenta l’irritabilità causata dall’astinenza
3) Eolo (“Sneezy”), il nano che starnutisce continuamente, si riferisce alla sensazione di prurito al naso
4) Mammolo (“Bashful”, schivo) rimanda all’atteggiamento di disagio tipico del cocainome
5) Gongolo (“Happy”, felice) si riferisce all’effetto di euforia provocato dall’assunzione della droga
6) Dotto (“Doc”, sapiente, dottore) riguarda invece il senso di onnipotenza e saccenza
7) Pisolo (“Sleepy”, addormentato) si riferisce all’intorpidimento tipico dell’ultimo stadio della dipendenza da cocaina.