MESSINA – Sino all’ultimo alla ricerca di una strada per evitare di sparire. Ad una settimana dalla conferenza stampa di addio di Pietro Lo Monaco, il futuro del Messina è sempre più cupo. Lo scenario è difficile interpretazione, la società non ha replicato alle parole del sindaco Renato Accorinti, che ha definito pretestuoso l’attacco del patron giallorosso ricordando come l’ente vanti un credito di quasi 200mila euro dalla stessa società. Ma sono i tifosi stessi a voler garantire un futuro al Messina, visto che da qualche giorno gira sui social network l’idea dell’azionariato popolare, magari sul modello di quanto sta accadendo ad Ancona.
Gli slogan lanciati sono #SalviAMO il Messina e #SaveAcrMessina, e rendono bene l’idea di quali siano le intenzioni dei supporters. Nelle prossime ore ci potrebbe essere un incontro tra i creatori della fan page e degli specialisti del settore, per capire meglio come organizzare il tutto. La gestione non riguarderebbe più un numero ristretto di soci, ma i soggetti sarebbero in quantità ben più elevata. Un’azione in stile Barcellona che rappresenterebbe una vera e propria rivoluzione per il calcio isolano e non solo.
La società sportiva, in buona sostanza, diventerebbe di proprietà dei tifosi, che avrebbero oneri ed onori che per legge toccherebbero ad un singolo socio. Una soluzione affascinante ma che porta con sè tutti i dubbi legati alla condizione economica e sociale di una realtà come Messina, fermo restando che si potrebbe sempre trattare di una soluzione ponte in attesa di nuovi investitori. Sempre che Pietro Lo Monaco non faccia l’ennesimo colpo di teatro, decidendo di rimanere in sella. Con quali prospettive, però, non è dato saperlo.
