"I vertici festeggiano | Noi siamo a lutto" - Live Sicilia

“I vertici festeggiano | Noi siamo a lutto”

I bancari in occasione dell'inaugurazione della nuova filiale di Unicredit sono scesi in piazza, tra via Generale Magliocco e via Ruggero Settimo, per protestare “contro la minaccia di nuovi tagli a occupazione e retribuzioni” e dire 'No' alla disdetta unilaterale del contratto nazionale di settore.

Bancari in piazza
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PALERMO – Tensione e dissensi nel corso dell’inaugurazione della filiale Unicredit di via Ruggero Settimo. L’evento è stato infatti caratterizzato dalla protesta dei bancari di Palermo che hanno deciso di scendere nuovamente in piazza, a poco più di due settimane di distanza dalla mobilitazione nazionale indetta il 31 ottobre, per dire ancora una volta “No” alla disdetta unilaterale del contratto nazionale di settore formalizzato dall’Abi (Associazione banche italiane), rescisso diversi mesi prima della sua scadenza naturale, fissata entro il luglio 2014. E così a partire dalle 16, tra via Generale Magliocco e via Ruggero Settimo, a pochi passi dall’inaugurazione, ha preso vita un sit-in fisso in cui a predominare è stato il colore nero. “Oggi i vertici del settore bancario fanno festa mentre noi siamo qui a protestare con la morte nel cuore, a lutto con cravatte e teli scuri – interviene Carmelo Raffa, sindacalista Fabi -. I banchieri intascano milioni di euro e tengono strette le poltrone del potere fregandosene degli interessi di dipendenti e clienti. E’ ora di dire basta”.

Proprio Federico Ghizzoni è stato il principale oggetto delle urla e dei cori di protesta dei manifestanti. L’amministratore delegato di Unicredit ha però messo i puntini sulle ‘i’: “Capisco perfettamente lo stato d’animo dei sindacati e dei dipendenti, non è un momento facile ma credo che se si mette da parte l’approccio estremista di questo momento e ci si siede attorno a un tavolo la soluzione si troverà. Il tempo c’è, dobbiamo dialogare insieme”. E sulle tante iniziative promosse dai sindacati per chiedere il ridimensionamento degli stipendi dei top manager, infine, Ghizzoni ribatte: “Se guardate con attenzione i bilanci di Unicredit degli ultimi tre anni la riduzione è molto evidente. Il numero dei dirigenti di Unicredit Italia è già stato ridotto del 30 per cento e, lasciatemelo dire, i sacrifici sono condivisi da tutti”.


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