I Vicerè, il ruolo di Scaravilli |Le motivazioni del Riesame - Live Sicilia

I Vicerè, il ruolo di Scaravilli |Le motivazioni del Riesame

Per i giudici l'indagato "sarebbe affiliato ma non organizzatore del clan".

 

CATANIA – Si conclude un’altra pagina giudiziaria della maxi inchiesta I Vicerè, che ha decapitato il clan dei Laudani. Dopo le decisioni del Tribunale del Riesame, in queste settimane i due collegi (uno presieduto dalla giudice Larato e l’altro dalla Vagliasindi) hanno depositato le motivazioni. Uno dei profili più interessanti emersi dagli esiti delle ordinanze del Tribunale della Libertà è quello di Omar Scaravilli, difeso dall’avvocato Giuseppe Napoli. I giudici hanno confermato infatti la misura di custodia cautelare per il profilo dell’associazione mafiosa ma hanno annullato la contestazione relativa al capo promotore. Insomma, Scaravilli sarebbe affiliato dei Laudani, ma non con un ruolo di vertice.

Dalla lettura dell’ordinanza eseguita lo scorso febbraio  Scaravilli sarebbe una figura chiave all’interno dell’organizzazione criminale, con un rapporto “privilegiato” con uno dei componenti della famiglia. E cioè Sebastiano Laudani. Un legame così stretto che addirittura viene definito il “clone” di Ianu Il Grande. Ma per il collegio composto dalla Larato, De Masellis e Catena il rapporto tra Omar Scaravilli e Sebastiano Laudani non può considerarsi una “prova” del ruolo di “organizzatore” dell’indagato.

Altra valutazione invece sui gravi indizi inerenti la sua “organicità” all’interno del clan. Il Tribunale del Riesame mette in evidenza la convergenza delle dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia. Scaravilli farebbe parte dei gruppi di Picanello, Canalicchio e con operatività anche a San Giovanni La Punta. A raccontare della sua affiliazione ai Mussi I Ficurinia è stato Giuseppe Laudani. Non sarebbe stata una decisione facile quella dell’ex boss. Il padre di Scaravilli (ammazzato) faceva parte dei Cursoti. Dopo due riunioni però Laudani avrebbe dato il suo “placet”.  L’indagato avrebbe partecipato anche ad alcuni incontri tra il 2006-2007 dove si sarebbe discusso delle estorsioni  al centro commerciale I Portali, che i Laudani avrebbero voluto accaparrarsi.


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