SIRACUSA – Gara aggiudicata dopo 15 mesi: a Siracusa è svolta storica nel servizio di Igiene urbana. Non sarà più l’Igm, come accade da 76 anni, a gestire il servizio ma la Ambiente 2.0, una Ati formata dalla milanese Aimeri e dalla Tech servizi di Floridia. L’appalto da 128 milioni di euro per 7 anni, ottenuto con un ribasso del 10,19%, è stato assegnato stamattina, al termine dell’ultima riunione della commissione Urega. Vicenda travagliata, che ha visto in questi mesi l’esclusione, in fase di approfondimenti e verifiche, di una terza concorrente, l’altra Associazione temporanea d’imprese formata dalla salernitana Tekra, e dalla Balestrieri. “Si chiude una fase e se ne apre un’altra”, è il giudizio soddisfatto e tutto politico dell’assessore comunale all’Ambiente, Pietro Coppa. Anche se formalmente c’è ancora un po’ di strada da fare prima che il servizio parta davvero. A parte le formalità dell’aggiudicazione tecnicamente “provvisoria”, che diventa definitiva dopo 30 giorni per la verifica di congruità fra offerta tecnica ed economica, e i 90 giorni prima che tutto il carteggio giunga all’ufficio Contratti, pesa l’annuncio di ricorso della Igm. Già due settimane fa i vertici della società che si occupa della raccolta rifiuti nella città aretusea da quasi 8 decenni avevano denunciato l’esistenza di “Debiti milionari da ristrutturare, bilanci poco floridi e un Durc tutto da rivedere” per la Aimeri, una delle due aziende che formano la Ambiente 2.0. Situazione che ne metterebbe, secondo Igm, in dubbio la continuità aziendale: tutto circostanziato e inviato lo scorso 14 aprile a Comune, Agenzia nazionale anticorruzione e al prefetto Armando Gradone. Il commento dall’amministratore unico Igm, Giulio Quercioli: “È stata alterata la graduatoria di aggiudicazione. Ricorreremo al Tar. In qualsiasi sede difenderemo il nostro diritto. Aggiudicazione – ha concluso – anomala e illegale”. Per il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo “È sicuramente un momento importante atteso da oltre 15 mesi. Chiusa finalmente la gara con l’aggiudicazione provvisoria del servizio, si apre una nuova fase che vedrà protagonista non più la commissione nominata dall’Urega ma gli uffici comunali. Siamo consapevoli – ha aggiunto – che non sarà un percorso semplice e che, verosimilmente, sarà contrassegnato da un contenzioso giudiziario, considerato che gli appalti pubblici, soprattutto quelli di una certa rilevanza economica, passano oramai tutti dalle aule dei tribunali amministrativi.“Comunque – ha concluso Garozzo – faremo di tutto per avviare quanto prima il nuovo servizio, sul quale questa Amministrazione ha lavorato sin dall’inizio del mandato per avere, a prezzi più bassi rispetto al passato, una raccolta degna dei tempi e di una città turistica, basata per il 95 per cento sul porta a porta e con alti livelli di differenziata”. Va detto che per una differenziata al 65%, come chiede la Regione, la stessa Regione dovrebbe fornire il territorio di impianti di compostaggio, che a oggi mancano.