CATANIA – La situazione economica è diventata insostenibile pure per loro. Fasce di militari della Marina, aeronautica ed esercito, in borghese e fuori servizio, si sono incontrati per prendere un caffè e discutere di problematiche che li affliggono. Si tratta di una inedita forma di protesta pacifica e libera, che da Roma sta coinvolgendo tutta Italia. Questo, unito alla nota vicenda dei “caschi” rimossi da poliziotti e carabinieri, pare in solidarietà con il popolo dei forconi, rende bene l’idea del clima di tensione che si respira anche in settori dello Stato notoriamente ostili a pubbliche forme di protesta.
Alla presenza del delegato nazionale del Cocer Interforze, Alfio Messina, un cospicuo gruppo di militari, molti insieme alle mogli e ai figli, si sono incontrati stamattina, al centro commerciale Porte di Catania. L’occasione, oltre che per lo scambio di auguri in vista delle prossime festività, è stata sfruttata dai presenti per confrontarsi serenamente su alcune questioni di attualità del Paese nonché su temi di specifico interesse di categoria quali il riordino delle carriere, la riforma dello strumento militare, il blocco dei contratti e gli ulteriori tagli previsti dalla legge di stabilità attualmente all’esame del Parlamento.
“Si tratta principalmente di temi che abbiamo portato all’attenzione dei nostri vertici militari e della politica ma su cui attendiamo ancora concrete risposte”, ha dichiarato al termine della conversazione Alfio Messina. In un contesto natalizio di luci e suoni tipici da centro commerciale, alla fine si sono tutti salutati e rinviati ad un prossimo caffè.