Il caso Turano tiene banco nel centrodestra siciliano - Live Sicilia

Il caso Turano tiene banco nel centrodestra siciliano

L’assessore in bilico. Gli alleati attendono le liste su Trapani.
AMMINISTRATIVE
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PALERMO – Il caso Trapani si allarga a macchia d’olio. La posizione dell’assessore regionale alla formazione, Mimmo Turano, si complica. Il casus belli è legato al sostegno espresso dagli uomini, che sul territorio fanno riferimento a big leghista, al candidato sindaco dem Giacomo Tranchida. Al netto della professione di fede fatta da Turano che aveva presenziato in conferenza stampa al fianco del candidato di centrodestra Maurizio Miceli (dopo il pressing dello stesso Renato Schifani). 

La posizione personale di Turano evidentemente non è bastata ai dirigenti siciliani di FdI e Forza Italia che già nelle scorse settimane avevano sollevato il caso puntando sull’assenza del simbolo della Lega (i turaniani che non hanno mai aderito formalmente a Prima l’Italia correranno infatti sotto le insegne di una civica a sostegno di Tranchida). Adesso in ballo (cioè se gli uomini di Turano confermeranno il supporto a Tranchida) c’è il posto di Turano in giunta (una richiesta fatta dal coordinatore meloniano Gianpiero Cannella e corroborata dal monito dello stesso Schifani sia sulla stampa sia nel corso di una riunione di giunta). 

A battere i pugni sul tavolo (in merito all’unità della coalizione nei comuni chiamati voto) sono soprattutto gli azzurri che nella partita delle amministrative siciliane si sono ritagliati un ruolo di mediatori. “Al tavolo regionale si era convenuto che in ogni provincia il centrodestra andasse unito in ogni provincia e anche nelle singole realtà dove c’era una significativa presenza delle forze politiche in campo. Chiaro che questo atteggiamento ci si aspetta da parte di tutti in tutte le province nella quali si va al voto”, dice a Live Sicilia Marcello Caruso.

 “Un modus operandi che Forza Italia ha fin dall’inizio sponsorizzato ritenendo che il valore dell’unità della coalizione era l’elemento fondante di queste amministrative. Si prenderà atto, alla fine della presentazione delle liste di quali atteggiamenti i partiti hanno avuto nei comuni chiamati al voto. Questa è una valutazione di tipo politico, altro genere di valutazioni non sono rimesse né a me, né a chi fa il segretario di partito”, dice Caruso dribblando il tema del rimpasto, ma rispondendo tra le righe a Cannella. Come a dire che di un eventuale rimpasto sarà Schifani a occuparsi. 


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