CATANIA – Una vittoria che doveva arrivare a tutti i costi, e che alla fine è arrivata. Il Catania torna a far gioire i propri tifosi dopo la deludente trasferta sul campo dell’Avellino, ottenendo contro un ottimo Varese la terza vittoria nelle ultime quattro giornate e ribaltando in pochi giorni quello che era stato un trend terribile per la formazione etnea: 15 giorni fa i rossoazzurri stazionavano all’ultimo posto, mentre dopo l’ottimo tris infilato tra le mura amiche del “Massimino” la classifica è decisamente più magnanima con gli uomini guidati da Sannino, prossimi ad affacciarsi nella colonna sinistra della graduatoria per la prima volta dall’inizio del campionato. Una ripresa lenta ma comunque costante, che va però trasformata in andamento continuo con un’inversione di rotta lontano da Catania.
Dati già sviscerati alla mano, il Catania è ancora la peggior squadra della cadetteria per rendimento in trasferta, con un solo punto conquistato finora e diverse scoppole clamorose, come il 3-0 subito al “Picco” contro lo Spezia. Il prossimo avversario che i rossoazzurri si troveranno davanti in un impegno esterno sarà il Trapani, reduce da un poker troppo severo patito al “Matusa” di Frosinone ma comunque un avversario particolarmente ostico, visto che i granata, in terra ciociara, si giocavano addirittura la testa della classifica del campionato cadetto. Una partita molto importante per Sannino e i suoi ragazzi, al di là dell’essenza di un derby siciliano da vincere per provare a riprendersi la supremazia regionale, almeno limitatamente alla Serie B. Oltre alla rivalità locale, parzialmente mitigata dal gemellaggio che vige tra le due tifoserie, c’è infatti una partita da vincere per continuare a scalare la classifica, ma sarà tutto fuorchè facile. Quella granata è infatti una squadra forte e compatta, costruita da tempo con sagacia e lontano dalle luci dei riflettori, ma alla quale è sempre mancato il scatto giusto per tentare l’assalto alla categoria superiore, ovvero il Paradiso della Serie A.
Servirà dunque al Catania una prestazione finora mai vista negli impegni lontano dalla Sicilia, anche se mister Sannino non avrà nella sua faretra forse la freccia più importante. Parliamo di Emanuele Calaiò, soprannominato per l’appunto L’Arciere e che non sarà della partita domenica al “Provinciale” a causa del turno di squalifica che gli verrà inflitto, dopo l’ammonizione ricevuta sotto diffida durante la sfida contro il Varese, nella quale è tornato anche al gol con una splendida rovesciata realizzata dopo pochi minuti dal fischio d’inizio. Appare assai probabile la presenza in campo, al posto del bomber palermitano, di quello che è considerato il suo sostituto naturale, quell’Edgar Cani che ha avuto finora poco spazio (non sempre sfruttato benissimo) nelo scacchiere tattico del mister campano. E se Calaiò sarà fuori per cause di forza maggiore, appare insostituibile e inamovibile più che mai Alessandro Rosina: il numero 10 non era in campo ad Avellino, e il Catania ha giocato malissimo, mentre dai suoi piedi è passata gran parte della vittoria ottenuta contro il Varese. Tocca dunque a lui spostare gli equilibri in casa Catania, per la gara più importante di questo scorcio di stagione.
Con Rosina e Cani sarà quasi certamente Leto a completare il reparto offensivo rossoazzurro a Trapani, con gli inserimenti di Martinho dal centrocampo e quello del brasiliano Marcelinho dalla panchina, con una squadra che sta via via ritrovando tutti i propri pezzi fino a ricomporre una rosa, considerata una delle più forti, se non la più forte tra le 22 partecipanti alla Serie B. E se il Catania vuole dimostrare di essere ancora in piena corsa per lasciare subito la cadetteria, deve approdare al “Provinciale” con un solo obiettivo: la vittoria.