Il comitato regionale per le pandemie: "No alla psicosi" - Live Sicilia

Il comitato regionale per le pandemie: “No alla psicosi”

Il comitato regionale per le pandemie
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“La catena di responsabilità già avviata in Sicilia per fronteggiare l’eventuale presenza di casi sospetti di influenza suina è già operativa ed è assolutamente all’altezza delle misure di precauzione richieste dal Ministero della Salute. Nell’isola la situazione resta sotto controllo e non è stato ancora confermato alcun caso sospetto”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, al termine della riunione del Comitato regionale per le pandemie che si è svolto oggi all’assessorato regionale alla Sanità. La riunione è servita per una ulteriore definizione dei protocolli operativi da mettere in pratica in caso di ulteriore innalzamento delle soglia di allarme da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Il Comitato ha ribadito oggi l’importanza del ruolo dei medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta che rappresentano il primo filtro verso il ricovero in ospedale. Il comitato invita a non lasciarsi prendere dalla psicosi e ricorda che la definizione di caso sospetto, secondo le linee ministeriali, riguarda quei pazienti con sintomi influenzali che provengono da zone geografiche a rischio. In questi casi, la cosa piu’ importante è chiamare il proprio medico di famiglia per monitorare la situazione. Infatti, come avviene in tutte le parti del mondo, sono i medici di famiglia e i pediatri le prime “sentinelle” nel caso di epidemie influenzali.

Alla riunione, presieduta dall’assessore Russo, hanno preso parte i direttori generali dell’assessorato Maurizio Guizzardi e Antonella Bullara, i dirigenti del Policlinico di Palermo, Luigi Aprea, Francesco Vitale e Lucina Titone, i dirigenti dell’ospedale Cervello di Palermo, Gabriella Filippazzo e Massimo Farinella, i dirigenti dell’ospedale Garibaldi di Catania, Giuseppe Giammanco e Rosario Russo, i responsabili infettivologia delle Ausl di Palermo e Catania, Tullio Prestileo e Domenico Barbagallo e il presidente regionale del Fadoi, Michele Stornello.


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