Il Csm ha avviato un’inchiesta sul pm Olindo Canali. Il giudice di Barcellona Pozzo di Gotto è stato recentemente protagonista di alcune dicharazioni legate all’omicidio del giornalista Beppe Alfano. Canali aveva infattisollevato, attraverso alcune dichiarazioni sui giornali, dubbi sulle effettive responsabilità del boss Pippo Gullotti, condannato proprio per l’omicidio del cronista di Barcellona. Su richiesta dei consiglieri Fabio Roia e Letizia Vacca, quindi, il comitato di presidenza dell’organo di autogoverno della magistratura ha deciso di autorizzare l’apertura di una pratica presso la Prima Commissione. Lo scopo dell’inchiesta è quello di svolgere “accertamenti urgenti sulle dichiarazioni riportate in articoli di stampa ed attribuite a Olindo Canali, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto”.
Già nella scorsa estate, in una interpellanza urgente presentata da Antonio Di Pietro alla Camera, si faceva riferimento alle “intime frequentazioni tra il pubblico ministero di Barcellona, Olindo Canali, e il dottor Salvatore Rugolo, cognato del capomafia attualmente in carcere Giuseppe Gullotti”.
“Nel corso dell’indagine – ha denunciato Di Pietro citando alcuni giornali – mentre emergeva sempre più nitido un quadro di allarmante contiguità tra apparati investigativi e personaggi legati alla criminalità, il pubblico ministero e i carabinieri ricevettero delle pressioni da parte di Franco Cassata, sostituto procuratore generale della Corte di assise e d’appello di Messina, da parte di Rocco Sisci, procuratore capo del tribunale di Barcellona, e dallo stesso Olindo Canali, affinché le indagini venissero stoppate”.
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