La sanità delle bomboniere

Il dolore e il denaro nella ‘sanità delle bomboniere’

La presunta corruzione all'Asp e un monito generale

Il dolore, nella sua pura essenza, il denaro, nell’accezione dell’eccesso immorale, non dovrebbero mai stare accanto, nella stessa storia. Il denaro è legato al prezzo. Fluttua secondo le convenienze. Mangia oppure è mangiato. Non riconosce eternità, essendo effimero. Esiste soltanto nel presente.

Il dolore esprime valori, suo malgrado. I più importanti restano il coraggio e la speranza. I corpi si aggrappano all’anima. Percorrendo quella via stretta, si entra in contatto con la verità, in mezzo alle spine. Nulla si perde davvero.

L’inchiesta e gli arresti

Ci saranno delle sedi appropriate per valutare il peso giudiziario della presunta vicenda di corruzione all’Asp di Palermo deflagrata con gli arresti del dirigente, Franco Cerrito, ex direttore sanitario, e dell’ex presidente della Samot, Mario Lupo.

Nonostante la presenza di quelli che si palesano come aspetti pesanti, è sempre necessario esercitare la professione del garantismo.

Eppure, perfino in un contesto garantista, ricostruzioni e affermazioni sembrano richiamare un netto offuscamento del senso etico. Il denaro e il dolore, in una ravvicinata dissonanza.

L’inchiesta si muove nel mondo dei fragili, dei sofferenti, delle cure palliative e dei malati oncologi. Di coloro che affrontano il peso di ogni giorno, sollevando montagne con il respiro.

Accaparramenti e bomboniere

Intorno questi scenari di estrema sensibilità, nel dolore, si stagliano profili incongrui di denaro, rivelati dalle indagini. La famosa bomboniera con i soldi. Le frasi colte dalle intercettazioni: “…girare per le sedi sparse in tutta la Sicilia, al fine di motivare gli operatori nell’attività di accaparramento dei pazienti da assistere”.

E come tacere dei ‘verbali aumm aumm’ e delle strofe canticchiate a vario titolo., nelle cronache proposte ai nostri lettori? Un’eco sconfortante, con un monito generale che si intravvede, in attesa dei pronunciamenti sul caso specifico.

Uno schiaffo a chi combatte

Ogni speranza si perde, se la tensione all’arricchimento supera le ragioni di un servizio-missione. Se il paziente diventa qualcuno (o qualcosa) da afferrare, piuttosto che da curare. In una simile deriva, è solo questione di tempo: prima o poi spuntano le bomboniere ripiene.

Il dolore e il denaro non possono stare di fianco. Quando compongono un insieme, nei delicati passaggi della sanità, rappresentano uno schiaffo a chi combatte la sua battaglia contro la malattia. Un’offesa ai medici, al personale sanitario migliore, impegnati con spirito di abnegazione, raffigurati nella foto della copertina.

Una bestemmia per chi crede che le persone, con il loro carico, siano un valore sacro da tutelare. Non una massa informe a cui appendere il cartellino del prezzo.

Scrivi a direttore@livesicilia.it


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI