ROMA – “Accusare mio padre di un suo possibile coinvolgimento in un omicidio o di avere rapporti con la mafia è uno schiaffo alla sua memoria e alla sua storia”.
Il figlio del 7 volte presidente del Consiglio Giulio Andreotti, Stefano, si dice “addolorato per le parole” di Rita Dalla Chiesa su un possibile coinvolgimento dello statista Dc nell’uccisione del generale Carlo Alberto dalla Chiesa.
“Le sentenze di Palermo e di Perugia hanno smentito” ogni ipotesi in questo senso, sottolinea Stefano Andreotti che ricorda come invece tra suo padre e il generale “ci fosse un rapporto di grande stima reciproca”.