Sarà il giorno della verità per il Pdl. Oggi, all’Astoria Palace di Palermo, andrà in scena il congresso provinciale dei berlusconiani da cui dovrebbe uscire, a meno di clamorose sorprese, il nome del candidato del centrodestra per le prossime elezioni comunali. Non un congresso qualsiasi, quindi, ma un vero e proprio spartiacque per i berluscones dal quale dipenderà, in parte, anche il futuro di Angelino Alfano.
Il segretario nazionale, infatti, dovrebbe intervenire in tarda mattinata per mettere un po’ d’ordine in un partito in subbuglio. La candidatura di Massimo Costa, pupillo del presidente dell’Ars, ha messo in crisi il Pdl locale: sono in molti a pensare che dietro la scesa in campo del presidente regionale del Coni si celi un disegno politico ben più ampio, che potrebbe vedere anche un cambio di casacca per Francesco Cascio. E sarà proprio l’inquilino più alto di Palazzo dei Normanni l’altro protagonista della giornata: l’accusa di intelligenza col nemico continua a pesare sulla sua testa, così come la richiesta di Alfano e Schifani di riparare al pasticcio candidandosi in prima persona proprio contro Costa.
Una prospettiva difficilmente realizzabile: più probabile che Cascio spacchi il partito o addirittura lo abbandoni. Dal congresso, comunque, dovrà uscire il nome su cui il centrodestra punterà per le elezioni di primavera. Un appuntamento, quello elettorale, che sta assumendo, ogni giorno di più, una connotazione nazionale: non solo perché Bersani è intervenuto in prima persona in favore di Rita Borsellino e la candidatura di Costa è stata decisa a Roma da Fini e Casini, ma soprattutto perché dall’esito di queste consultazioni dipenderà il futuro politico di Alfano, chiamato, proprio nella sua Sicilia, alla prima prova elettorale come segretario nazionale.
Alfano, in queste settimane, è al centro di uno scontro accesissimo tra falchi e colombe del Pdl, fra chi vorrebbe la rottura con Monti e chi invece tifa per andare alle urne il prossimo anno. Lo scandalo dei falsi tesseramenti, sollevato da Franco Frattini, è solo l’ultimo atto di una lotta senza quartiere fra le anime del Pdl e un’eventuale sconfitta “in casa” rischierebbe di mandare a monte una carriera già avviata, oltre che la maggioranza con Pd e Terzo polo che tiene in vita l’esecutivo tecnico.
Se, come è prevedibile, Cascio rifiuterà la corsa a sindaco, potrebbero riprendere quota i nomi del rettore Lagalla, di Simona Vicari o, in alternativa, quello di Misuraca. Ma il congresso di oggi sarà anche l’occasione per eleggere i nuovi responsabili per la città e la provincia. A meno di inaspettati colpi di scena, Francesco Scoma diverrà segretario provinciale e Giampiero Cannella segretario cittadino.