CATANIA – “La riforma della Giustizia penso che arrivà in aula alla fine di ottobre o, al massimo, ai primi di novembre. Il calendario poi sarà fissato dalla riunione della capiogruppo che hanno la facoltà di scegliere”. Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, al ventesimo congresso dell’Ucpi, l’Unione delle camere penali italiane, a Catania.
“Io credo, non c’è dubbio, che sulla Riforma della Giustizia si andrà al referendum e toccherà ai cittadini esprimere la loro opinione – ha aggiunto La Russa -. Il mio auspico è che ci sia un dibattito comprensivo, scevro da eccessi. Mi aspetto che il voto sia poi accettato con buona grazia da parte di tutti. La Giustizia sarebbe così più capace di risolvere tutti gli altri problemi che ci sono. Occorre un punto di incontro nel dopo voto dopo che i cittadini hanno espresso un parere sereno”.
No a magistratura sottomessa all’esecutivo
“Mi ribellerei – ha detto La Russa – a qualsiasi ipotesi che la magistratura possa essere sottomessa al potere esecutivo, questo lo escludo certamente e categoricamente”.
“La maggioranza e’ compatta, l’opposizione lo e’ abbastanza, ma non ha i numeri – ha spiegato La Russa – così non vi e’ dubbio che tocchera’ ai cittadini esprimersi”. Il presidente del Senato ha ribadito che la riforma ‘non e’ contro la magistratura’, ‘né serve a rafforzare la posizione di qualcuno’, ‘ma e’ per i cittadini’.
Sia dibattito “senza eccessi”
Per questo ha sottolineato La Russa l’auspicio è che questo si traduca in un dibattito comprensibile per i cittadini e scevro da eccessi: è questo il mio invito. Toccherà’ ai cittadini decidere, e mi aspetto che quello che decidera’ il corpo elettorale sia accettato di buona grazia da tutti”.
Per La Russa, “se fossimo incamminati su un percorso di verita’ e serenita’, il giorno dopo il referendum saremmo nelle condizioni migliori per affrontare le necessita’ della giustizia, ma è necessario un punto di incontro, un metodo e un tono nel rispetto delle posizioni diverse”. “Il tema ha concluso il presidente del Senato – non è chi riesce a dirla meglio, ma consentire ai cittadini di scegliere serenamente”
Sulle carceri serve intervento: preoccupato dai tempi
“Nella prossima Capigruppo dirò che ciascun gruppo rimane libero di assumere, se lo ritiene, iniziative. Il mio rimane un auspicio riguardo la necessità che, nell’attesa che il governo possa completare i progetti che ha per rendere il sovraffollamento nelle carceri un qualcosa del passato, si faccia qualcosa nel presente”.
Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, a Catania, a margine del ventesimo congresso dell’Unione camere penali italiane, sottolineando di avere “trovato nel governo comprensione per il problema e anche l’impegno ad affrontarlo”.
“La mia preoccupazione – ha spiegato La Russa – è sui tempi. Non ho dubbi che il governo voglia affrontare questo tema, ma nelle more qualcosa bisogna fare. Allora ho cercato nella capigruppo di stimolare un provvedimento comune a tutti i gruppi che potesse aiutare in questa fase a rendere più agevole lo stato della detenzione, anche trasformandolo in detenzione nell’abitazione, che sempre detenzione è. Ho affidato al vicepresidente Orsomando il compito di vagliare le possibilità: non è riuscita a trovare una intesa sul testo”.

