Il Mpa prende atto di “quello che è accaduto oggi nel Pdl”, segno di “una crisi profonda i cui sintomi erano stati avvertiti “da tempo in Sicilia”; Il movimento “continuerà ad onorare il proprio patto elettorale”, ma si aspetta, “a maggior ragione dopo i fatti di oggi”, maggior “attenzione da parte del governo” sugli impegni presi per il Sud e non ancora onorati. Insomma non darà più un appoggio incondizionato all’esecutivo. E’ quanto sottolinea il leader del Movimento per le autonomie, Raffaele Lombardo, che facendo il punto sulla posizione del partito, precisa, in una conferenza stampa che il Mpa “per ora terrà le proprie delegazioni parlamentari all’interno dei gruppi misti”. Al contempo, Lombardo avverte il governo:”arrivati ai 150 anni di unità d’Italia”, senza “nessun passo avanti per il Sud”, il movimento presserà ancora l’esecutivo soprattutto sugli impegni (infrastrutture, trasporti, banche) “ancora non onorati”, ma la sua “pazienza” non sarà senza limiti. “Ci aspettiamo una svolta seria nell’azione di governo. Oppure ci sarà un’azione nostra, se questa svolta non c’é”, insiste Lombardo. Se la svolta non verrà dall’esecutivo, la “determineremo – precisa il leader Mpa – comunque noi”. In questo senso,il governatore siciliano non esclude a priori che “su obiettivi precisi” ci potranno essere delle “collaborazioni” con i nuovi gruppi finiani. Per Lombardo il fatto che Fini non abbia l’obiettivo di far cadere il governo e che ponga attenzione allo sviluppo del sud è “positivo”
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