Il governo ritira la "sanatoria" | La manovra approda a Sala d'Ercole - Live Sicilia

Il governo ritira la “sanatoria” | La manovra approda a Sala d’Ercole

Dopo le proteste dei deputati di Forza Italia, il presidente Crocetta fa "retromarcia": il maxi-emendamento contenente deroghe, proghe e norme sui regionali torna nelle commissioni di merito.

PALERMO – Le sanatorie, le deroghe per i precari, le norme sui dipendenti regionali fanno “marcia indietro”. I provvedimenti contenuti nel maxi-emendamento presentato e approvato dalla commissione bilancio nel cuore della notte, tornerà alle commissioni di merito per un ulteriore esame e per l’inserimento, eventualmente, in un nuovo ddl, da discutere dopo la pausa estiva.

La decisione è stata presa dal governo durante la conferenza dei capigruppo e in questi minuti sta per essere comunicata ad assessori e ad altri esponenti della maggioranza dal governatore Crocetta, che nel frattempo è giunto a Palazzo dei Normanni.

Il governo, così, fa retromarcia, dopo le pressanti richieste di alcuni deputati. Soprattutto quelli di Forza Italia che ieri avevano persino minacciato di chiedere formalmente di invalidare i lavori della commissione bilancio: “Quegli emendamenti sono stati votati in blocco e non hanno passato il vaglio delle commissioni di merito”, le accuse del capogruppo Falcone e del vice Figuccia.

Che oggi sono tornati alla carica: “Il gruppo di Forza Italia all’Ars di fronte alle polemiche sollevate da un maxiemendamento inopportuno, confusionario e contenente materia estranea alla finanziaria – hanno dichiarato stamattina – chiede che il presidente Crocetta ritiri lo stesso sollevando la capigruppo e il presidente Ardizzone dall’imbarazzo di espungere le parti non aderenti al testo. Se così non fosse presenteremo non meno di mille emendamenti, che renderanno molto complicato l’iter di approvazione della manovra”.

Argomenti evidentemente convincenti, visto che governo e maggioranza hanno accolto la rIchiesta, “espungendo” dalla Finanziaria quel maxi emendamento contenente, tra le altre cose, alcune “sanatorie” per sottotetti, garage, agriturismo, che estendeva il bacino dei precari a una platea di “new entry” e che prevedeva norme rivolte ai regionali, tra cui l’abolizione della clausola di salvaguardia. Tutto rimandato, quindi. “La riteniamo una scelta giusta e responsabile” hanno quindi commentato i deputati del gruppo parlamentare Lista Musumeci all’Ars, Nello Musumeci, Santi Formica, Gino Ioppolo.

La conferenza dei capigruppo, poi, ha rappresentato anche l’occasione per fare il punto sull’iter della manovra: il testo, alleggerito dalle norme aggiuntive, dovrebbe approdare a Sala d’Ercole questo pomeriggio per essere semplicemente “incardinato”. A quel punto, scatterà il termine per nuovi emendamenti dei deputati. Termine che scadrà venerdì alle 11 del mattino. A seguire, una seduta d’Aula in occasione della quale verrà avviata la dicussione generale. In quella occasione, il presidente della Regione Crocetta verrà chiamato a chiarire i termini dell’accordo col Ministero dell’Economia che ha portato alla rinuncia a una serie di contenziosi con lo Stato. Su questo tema, il gruppo di Forza Italia ha annunciato la presentazione di ordine del giorno a sostegno della “class action” promossa dall’ex assessore Gaetano Armao secondo cui quell’accordo non è legittimo e va “invalidato”.


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