PALERMO – “Portare subito in discussione la legge regionale sul diritto allo studio, organizzare in Sicilia gli stati generali della scuola per rilanciare il sistema dell’istruzione nell’isola e portare al livello massimo la previsione di spesa nella programmazione 2014/2020 del Fondo Sociale Europeo destinata a istruzione, la formazione, l’innovazione e la ricerca”.
Sono le proposte, forti, del deputato regionale Lino Leanza all’indomani del rapporto Ocse che indica i siciliani come gli studenti meno preparati d’Europa.
“La scuole deve tornare ad essere prioritaria nell’azione del governo Crocetta . dice Leanza -. E’ fondamentale che la scuola siciliana, che in molti casi è una bella scuola, venga messa in condizione di poter operare. Per farlo occorre intervenire a sostegno del mondo dell’istruzione e dei suoi operatori e studenti”.
“La Sicilia – incalza Leanza – deve dotarsi al più presto della legge regionale sul diritto allo studio. Nelle more dell’approvazione di questa norma dobbiamo dar voce a insegnanti, presidi, studenti, sindacati, operatori del settore e imprese attraverso l’organizzazione degli Stati generali della scuola dai quali possono e devono emergere le esigenze rappresentate direttamente dalla base, da chi vive il mondo dell’istruzione e ne conosce i problemi e le possibilità di crescita”.
“Su tutto – conclude Leanza – bisogna far si che i fondi europei del FSE possano diventare il valore aggiunto per combattere la dispersione scolastica e migliorare la qualità della scuola siciliana”.