ADRANO. L’inchiesta sulla morte di Anthony Bivona apre nuovi possibili e incoraggianti scenari. Il clamore mediatico, la dignità composta ma determinata della famiglia, il sospetto che la storia ricostruita non sia quella davvero accaduto: va tutto nella direzione della riapertura del fascicolo d’indagine troppo frettolosamente riconsegnato alla voce “suicidio”.
A tal proposito, quelle appena trascorse potrebbero essere state ore decisive sul fronte della possibilità di effettuare l’autopsia sul corpo del povero Anthony. L’esame autoptico diventa il grimaldello necessario che serve ad avvicinare a quella verità ancora lontana.
La famiglia ascoltata in caserma: è la svolta?
Venerdì scorso la famiglia Bivona è stata convocata in caserma ad Adrano. Il Nucleo investigativo di Catania su delega dei Sostituti della Procura di Roma (alla quale è passata la competenza) ha compiuto un passo che pare essere quantomeno incoraggiante proprio sul fronte della riapertura dell’indagine.
“Ci attendiamo, a questo punto, il conferimento dell’incarico per dare il via all’esame autoptico – conferma il legale della famiglia, Francesco Messina -. Quello che sta accadendo ci conforta sull’esito della vicenda”.
La fiaccolata ed il cuore grande di mamma Antonina
In settimana, intanto, la fiaccolata cittadina per chiedere giustizia e dove nemmeno la pioggia ha fermato la sete di verità.
La famiglia Bivona ha preso tutti per mano in quell’orizzonte sperduto di lacrime che abbraccia tutti coloro i quali amavano Anthony. E lei, mamma Antonina, ha stretto forte i cuori di tutti, percependo il contatto. Una battaglia per suo figlio Anthony per il quale ne ha risentito anche fisicamente: ma chi non ne avrebbe sofferto?
La stanza di Anthony
In via Viaggio, la camera che era di Anthony è intatta come lui l’ha lasciata. E’ piena delle sue cose, dei suoi vestiti e dei suoi sogni. Ed è un colpo al cuore poterlo immaginare ancora lì.
Ma Anthony non c’è più. E anche se le stelle si spengono, quello che sappiamo è continuano a risplendere nella nostra memoria.