E’ morta ieri pomeriggio nell’ospedale Cannizzaro di Catania, Maria Russo, di 31 anni, la donna ustionata gravemente dal marito, un sottufficiale dell’Aeronautica militare, Salvatore Capone, di 36 anni, che il 12 novembre scorso al culmine di una lite familiare l’aveva cosparsa di alcol dandole fuoco. L’uomo era stato arrestato da carabinieri della compagnia di Giarre con l’accusa di tentativo di omicidio, che adesso la Procura di Catania modificherà in omicidio volontario aggravato. L’aggressione era avvenuta all’alba di 11 giorni fa nell’abitazione della coppia, in via Sacerdote Rocco. Nel piccolo incendio che ne è seguito, e che era stato spento dai vigili del fuoco, erano rimasti lievemente ustionati anche i figli della coppia, due gemelli, un maschio e una femmina, di tre anni, che sono stati medicati in ospedale. I bambini sono stati affidati in custodia a una nonna. Ad accusare il sottufficiale era stata la stessa donna che a un vicino che l’aveva soccorsa avrebbe detto: “E’ stato mio marito”. I due coniugi avevano deciso da tempo di separarsi.
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