E ci risiamo. Il problema di convivenza tra Pd e Megafono torna centrale nel dibattito interno dei democratici. Dopo gli strali di Mirello Crisafulli, anche il deputato catanese Anthony Barbagallo solleva la questione. Partendo dagli autogol delle amministrative, dove le divisioni tra Pd e Megafono hanno portato risultati da dimenticare.
“Se il Megafono è un’area del Partito democratico e partecipa al congresso, è un conto – esordisce Barbagallo, esponente di Areadem e vicino alla corrente di ex Dc del Pd -. Può essere un valore aggiunto, è l’area del presidente della Regione. Se il rapporto è questo siamo sulla strada giusta. Se il Megafono diventa un’alternativa e un concorrente del Partito democratico si sta andando oltre. E se va così i risultati sono negativi. In provincia di Catania ne abbiamo avuto riprove”.
Quali?
“A Mascalucia Pd e Megafono erano avversari e sono stati sconfitti, eliminandosi a vicenda. Scelte poco felici ci sono state anche a Belpasso, dove si sono fatte due liste, una del Pd e una del Megafono e a nessuna delle due è scattato il seggio, sono rimaste tutte e due di poco sotto lo sbarramento”.
Insomma, il problema non è legato a una polemica personale tra Crisafulli e Lumia…
“Non è certo un problema personale. E non riguarda soltanto i deputati del Pd, ma il partito nella sua interessa e mi riferisco alla base, a tutti gli iscritti. Dobbiamo sapere quali sono le regole. Io sono contento che il Megafono sia un valore aggiunto per il Pd, lo ripeto, ma se va oltre allora non è quello che si auspica la base del Partito democratico. Così diventa un altro partito”.
Bisognerà parlarne al congresso?
“No, il tema va trattato in questa fase precongressuale”.
Lei pensa che, tanto per fare un esempio, non si possa essere contemporaneamente dirigenti di due partiti?
“io penso che questa è una vicenda che dovrebbe essere risolta, lavorando insieme con lo spirito di sentirsi lo stesso partito”.
La sua posizione è condivisa da tutta la sua area?
“Non posso parlare a nome dell’area, il coordinatore regionale di Areadem è Alessandra Siragusa e al limite può farlo lei. Questo è il mio pensiero ma è un ragionamento molto diffuso nel partito”.
A proposito, come sta il Pd?
“Il Pd ha avuto risultati molto soddisfacenti a queste elezioni. Si vince per meriti propri ma anche per demeriti degli avversari. Ci sono i demeriti del centrodestra, certo, ma c’è anche la grande tradizione di amministratori locali che ha il nostro partito. Ora abbiamo una grande responsabilità e la dobbiamo esercitare bene: questa legge elettorale lascia poco scampo agli amministratori che non hanno governato bene, non c’è più il trascinamento delle liste”.