PALERMO – Mentre i ristoranti di tutto il mondo si contendono le stelle Michelin, un universo parallelo cammina passo passo senza alcuna timidezza scalzandoli dal podio. È così che lo street food più che tendenza diventa una vera e propria cultura, che guadagna fan e popolarità tanto quanto un monumento. E secondo Wimdu, la più grande piattaforma europea per la ricerca di appartamenti per le vacanze, il miglior street food in Europa si assaggia proprio a Palermo. In vetta alla classifica dei cinque migliori mercati europei del continente la medaglia d’oro va a quello di Ballarò, coloratissimo e soprattutto centro nevralgico della nuova gastronomia, stellata sì, ma non nel conto.
Ed è così che, nella classifica delle cinque città migliori dove mangiare il cibo della sharing generation, a scendere in strada è il capoluogo siciliano che scalza Helsinki, Berlino, Bristol e Madrid. Perché, secondo Wimdu, un viaggio nella bella Sicilia non può non includere Palermo, e un viaggio a Palermo non può trascurare una capatina al mercato di Ballarò. Il più antico della città, per tradizione, è frequentato giornalmente da centinaia di persone che tra le bancarelle, invase da cassette di legno, scelgono frutta, ortaggi, verdura, carne e pesce. Ma non solo. La vendita dei cibi da strada, tipici della cucina palermitana, sembrano essere il vero richiamo del mercato di origine araba.
Così panelle, crocchè o cazzilli, polpo bollito o panino con la meusa, lasciano dietro i cugini europei. Al secondo posto Helsinki con le sue aringhe e la sua carne di renna, tipica della piazza del mercato e a seguire la cosmopolita Berlino, città dove lo street food ha assunto un ruolo fondamentale e senza bandiera. Bristol e Madrid, invece, si piazzano ultime in classifica. L’una con lo street food più innovativo del Regno Unito, l’altra con il Madreat, il mercato più famoso del mondo, meta turistica per eccellenza.