Non usa mezzi termini il ministro della Giustizia Alfano: “Mai più concorso in magistratura per i candidati sorpresi a imbrogliare e licenziamento per i commissari compiacenti”. Il ministro annuncia la linea dura dopo le presunte irregolarità che si sono verificate alle prove scritte che si sono svolte a Milano qualche giorno fa: sono stati più di sessanta i candidati espulsi per irregolarità. “Ciò che si è verificato è molto grave ed è inaccettabile e non si dovrà ripetere mai più. Per questo – dichiara Alfano – proporrò una legge che preveda che il candidato trovato a tentare di imbrogliare al concorso di magistratura non solo sarà espulso, ma non potrà mai più partecipare al concorso per magistrato”.
Secondo l’analisi del Guardasigilli chi partecipa al concorso di magistratura e tenta di imbrogliare, interrompe già in quello stesso momento, ogni rapporto fiduciario con lo Stato che sarà il suo possibile datore di lavoro e quindi, né in quella circostanza né in futuro, questo rapporto potrà essere ripristinato. Alfano dice anche che si arriverà al licenziamento dei commissari d’esame che dovessero risultare compiacenti o collusi con il truccare il concorso, favorendo qualcuno. “Truccare il concorso – aggiunge Alfano – è un furto nei confronti della speranza di quelle migliaia di giovani onesti e preparati che a quel concorso partecipano”. Intanto parte un’inchiesta del Csm. Lunedì prossimo saranno convocati i componenti della commissione di esame. È stata acquisita anche la relazione sui fatti del presidente della stessa Commissione esaminatrice Maurizio Fumo e quella del responsabile della Direzione generale dei magistrati del ministero della Giustizia. L’audizione servirà ad acquisire informazioni più dettagliate rispetto a quelle contenute nella relazione del presidente della commissione esaminatrice e anche a chiarire aspetti ancora oscuri. Secondo il resoconto del presidente della commissione esaminatrice, i problemi che si sono verificati sono stati gonfiati dai candidati; in ogni caso non si sarebbe verificato alcun caso di parzialità o di favoritismo e nessuno dei candidati avrebbe potuto consultare codici commentati, poichè all’ingresso sarebbero state fatte strappare le pagine con i commenti. Senza contare i ritardi nella dettatura delle prove che, sarebbero stati legati all’allontanamento di un membro della commissione per un impegno universitario: ciò ha comportato anche il cambio delle tracce.