PALERMO – Aprile 2012. Impossibile non notare quei due spagnoli dallo stile di vita appariscente. Belle macchine, locali alla moda e grande disponibilità di soldi. Un tenore di vita troppo elevato per chi, come Juan Ramon Fernandez, ufficialmente faceva l’istruttore di arti marziali in una palestra di Bagheria.
E iniziano a seguirlo. Fernandez viene fotografato in strada nel popoloso centro in provincia di Palermo mentre incassa una somma di denaro da Pietro Tirenna e poi la passa a Giuseppe Carbone. Entrambi sono stati fermati nel blitz antimafia.
A cosa serve il denaro? I carabinieri trovano la risposta alcuni mesi dopo intercettando un pacco all’ufficio meccanografico di Palermo dove viene smistata la posta in uscita dal capoluogo siciliano. Trovano 1300 pillole di oxicodone dentro una confezione di bagnoschiuma.
Sono farmaci che contengono sostanze oppiacee usate per confezionare droghe sintetiche che vanno a ruba nel mercato americano. Il gruppo siculo bagherese si sarebbe procurato ingenti quantità di farmaci grazie alla compiacenza di qualche medico che prescriveva le pillole senza battere ciglio. Il ponte della droga è saltato, ma di Juan Ramon Fernandez non c’era più traccia. Fino ad ora. Fino alla macabra scoperta.