Il coordinatore regionale dei finiani Carmelo Briguglio l’aveva annunciato:”Chiederemo un’inchiesta sulla regolarità delle elezioni amministrative”. Oggi il Nuovo polo per la Sicilia ha formalizzato la richiesta di fare luce sulle elezioni palermitane. Con un testo firmato da Roberto Palema per il Mpa, Riccardo Savona (Mps), Bartolo Fazio (Api), Nino Rizzotto (ChiAma La Città) e Gianluca Arnone (Palermo Avvenire).
I membri del Nuovo Polo hanno contestato “irregolarità determinate – si legge nella missiva – dalla mancata presenza dei rappresentanti di lista di alcuni partiti e movimenti sia durante le operazioni di voto che nel corso dello spoglio delle schede”, causati da “ritardi nella comunicazione da parte degli uffici comunali e di errori da parte di presidenti di seggi che non hanno ammesso gli stessi all’espletamento delle funzioni attribuitegli”.
E ancora. A falsare i risultati sarebbero state anche le operazioni di scrutinio, “condotte in maniera non uniforme per tutti i seggi elettorali”, perché non c’è stata un’unica “interpretazione della norma relativa – continua la lettera – all’attribuzione dei voti ai candidati sindaci ed alle liste”.
Ombre che secondo il Nuovo Polo possono determinare “allarme sociale” e inficiare “all’origine l’operato di qualunque amministrazione”, oltre ai “diritti di rappresentanza dei partiti nell’organo consiliare o anche aver determinato l’assegnazione di seggi a candidati non supportati da un numero sufficiente di preferenze”.
La lettera è indirizzata all’assessore regionale alle Autonomie locali Caterina Chinnici e al prefetto di Palermo, Umberto Postiglione, ai quali viene richiesta, dunque, l’istituzione di una Commissione di verifica, che “proceda al ri-conteggio di tutte le schede per l’elezione del sindaco, del consiglio comunale, delle attribuzioni dei voti alle liste e delle preferenze ai candidati al consiglio comunale, in modo – si chiude la missiva – da fugare ogni ombra sulla correttezza delle elezioni svoltesi il 6 e 7 maggio a Palermo”.