PALERMO – Trentacinque punti e la serenità di un finale di stagione senza patemi di classifica. Il Palermo comincia a gettare le basi per il futuro, allestendo cantieri paralleli al rush finale di un’annata che gradualmente si avvia verso gli scaffali d’archivio. Il riassetto societario dopo l’uscita di scena di Cardinaletti, la questione stadio, il mercato: queste le priorità in casa rosanero. L’addio dell’a.d. dovrebbe riportare Zamparini verso un nuovo accentramento delle funzioni, coadiuvato da un economo palermitano con compiti perlopiù esecutivi. Stando a quanto dichiarato dal patron negli ultimi giorni, la caccia all’uomo è già partita.
Per quanto riguarda la situazione stadio, sono settimane frenetiche negli uffici di viale del Fante. Si lavora alla stesura del progetto che, salvo clamorosi colpi di scena, dovrebbe essere presentato entro il mese di aprile. Dopodiché la palla passerà al Comune, che dovrà pronunciarsi sulla conformità rispetto alle attuali normative. Un passaggio importante che potrebbe garantire al club la possibilità di inserire un tassello fondamentale anche nell’ottica di un’eventuale cessione di parte del pacchetto azionario a investitori esteri, con l’ipotesi di un’iniziale conferma dello stesso Zamparini all’interno dei quadri societari per rendere meno traumatica la staffetta al vertice.
Ultimo, ma non in ordine d’importanza, il mercato. Definire la cessione di Dybala costituisce una priorità. Parallelamente verrà avviata la ricerca per individuare l’erede dell’asso sudamericano. Negli ultimi giorni l’identikit ha assunto le sembianze di Alberto Bueno e Federico Melchiorri. Due bomber al prezzo di uno, considerando l’imponente plusvalenza che il presidente Zamparini conta di ottenere dalla cessione dell’attaccante argentino. Senza per questo accantonare preventivamente la pista Defrel. Il Palermo lavora a fari spenti, nell’attesa dell’ultimo scorcio di stagione che potrebbe offrire spunti interessanti sulla crescita di Andrea Belotti, sin qui chiuso dall’esplosione della Joya e del Mudo Vazquez.
Se sull’eventuale approdo in rosanero del bomber madrileno si è detto e scritto parecchio, tra fiammate improvvise e pause di riflessione, meno difficoltosa appare la strada che potrebbe portare in Sicilia la punta del Pescara. Un affare che si potrebbe chiudere con un esborso vicino al milione di euro: una cifra che consentirebbe di mantenere in ordine i conti e di assicurarsi un giovane di prospettiva su cui poter sviluppare ipotesi di plusvalenze future. A quel punto toccherebbe a Iachini l’onere di esaltarne le doti tecniche, nel solco di quel lavoro certosino che ha permesso a Vazquez e Dybala di scoprirsi stelle e di sfuggire alla gravosa etichetta di meteore.
