Il Palermo trova la sua stella |Dybala sprigiona il suo talento - Live Sicilia

Il Palermo trova la sua stella |Dybala sprigiona il suo talento

L'attesa adesso è terminata, il Palermo ha le risposte che aspettava dall'attaccante argentino sin dal giorno del suo acquisto. Le difficoltà, l'affermazione in serie B e l'esplosione in serie A: la Joya di Cordoba ora è pronta per il salto.

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PALERMO – Quel tipo di giocatori, il terreno del Barbera, li conosce bene. Li ha ospitati per anni. Si è offerto come palcoscenico per le loro opere e in cambio ha ricevuto prodezze da antologia. Poi c’è stato un buco di due-tre anni circa. Il Palermo aveva perso il talento, prima che la fame. Il Palermo aveva dato l’etichetta di “uomo della provvidenza” a gente inadatta: un fantasista ormai giunto a fine carriera, un trequartista che alle domande sulla salvezza rispondeva pensando all’Europa e, infine, un diciannovenne argentino a cui tutto si poteva chiedere tranne che i miracoli. Il talento si era perso o lo si aspettava. Non c’era e i risultati si sono visti.

Che Paulo Dybala avesse talento era innegabile, questo sin dal principio. Che Dybala fosse pronto per mostrare questo talteno, invece, era tutt’altro che una certezza. In serie B, prima dell’infortunio al costato, qualcuno non vedeva per lui altro ruolo all’infuori del trequartista. Eresia, per uno che oltre alla tecnica ha mostrato sempre di saper vedere la porta. Ed è lì che lo mette Iachini, davanti al portiere avversario, nella speranza di trovare il Dybala che tutti cercano.

Era un Palermo-Bari brutto e incerto quello del marzo scorso, quello in cui Dybala ritrova il campo dopo il lungo stop, col tabellone fermo sull’1-1. Si erano perse tracce e speranze, si è trovato invece il gol dell’argentino e la vittoria. Di reti ne seguiranno quattro, di vittorie un po’ di più. Quanto basta per trovare un posto da titolare fisso con l’amico Franco Vazquez, quanto basta per portare il Palermo in serie A con un’era geologica d’anticipo sulla fine di un torneo che non apparteneva né ai rosa, né a Dybala. Il talento dell’argentino resta però in discussione: siamo in serie B, quelle lì davanti sono Juve Stabia e Reggina. La chiamata vera deve ancora arrivare.

Sampdoria, Cesena, Milan e Udinese suonano già meglio. Ma l’esplosione di Dybala non può fermarsi ad un mero computo di palloni buttati in rete. Contro i bianconeri di Stramaccioni non è arrivata la vittoria ma è arrivata la conferma di quanto visto a San Siro: Paulo Dybala ha deciso di diventare grande, di diventare il talento da 12 milioni e anche di più. Accarezza il pallone come un suo coetaneo, Marc Marquez, accarezza le curve, ad una velocità che a tratti sembra essere identica a quella della sua moto. Il ragazzino non è ancora cresciuto ma ha preso confidenza nei suoi mezzi. Il record di reti in serie A era destinato ad essere battuto, la trasformazione nell’uomo della provvidenza invece non era scontata. Il talento, alla fine, ha sempre ragione. E quello di Dybala è talento puro, che attende solo di esplodere del tutto.


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