Il Piano rifiuti all'Ars: più differenziata e inceneritori - Live Sicilia

Il Piano rifiuti all’Ars: più differenziata e inceneritori

La nota del governo. Il commento di Cuffaro.

Via libera dal Comitato tecnico-scientifico Via-Vas al Piano rifiuti della Sicilia. Il documento strategico del governo Musumeci per una gestione del sistema efficiente e moderna viene inviato ora alla commissione Ambiente dell’Ars per il suo parere: un ultimo passo prima dell’adozione finale da parte della Giunta.

“Un piano dopo decenni”

«Dopo oltre 20 anni – evidenzia il presidente Nello Musumeci – la Sicilia si dota di un Piano ordinario, dopo decenni di gestioni emergenziali. Un documento che recepisce, primo in Italia, le quattro direttive europee in materia di rifiuti: prevenzione, riuso, recupero di materia e di energia, smaltimento. Per mesi abbiamo lavorato sodo, senza risparmiarci mai. Per questo voglio esprimere un plauso all’assessore Alberto Pierobon, ai dirigenti generali del dipartimento che si sono succeduti e a tutto il personale che si è speso per arrivare a questo storico traguardo».

Priorità alla differenziata

Sulla base di queste indicazioni, priorità avrà la raccolta differenziata con l’obiettivo di raggiungere almeno la soglia del 65 per cento prevista dalla legge. Il Piano è strutturato in modo da devolvere agli Enti locali, Comuni e Liberi consorzi, la gestione diretta del ciclo rifiuti. Alla Regione continua a spettare il ruolo di indirizzo, controllo e regolamentazione.

“Si chiude l’era delle discariche”

«Si chiude l’era delle discariche – sottolinea l’assessore Pierobon – che resteranno marginali nelle future scelte dei territori. Ogni ambito provinciale dovrà essere autosufficiente nell’impiantistica scegliendo la tecnologia necessaria a chiudere il ciclo. Priorità in sede di valutazione avranno gli impianti pubblici, in un’ottica di riequilibrio con il settore privato».

Termovalorizzatori

In particolare, nel pieno rispetto della gerarchia europea dei rifiuti, le politiche di gestione mireranno alla riduzione della produzione tramite attività di prevenzione, alla preparazione per il riutilizzo, al riciclaggio, al recupero di energia tramite moderni impianti di termoutilizzatore e, solo marginalmente e in ultima istanza, allo smaltimento in discarica.

Un piano da 263 pagine

«Anche la Sicilia – fa notare l’assessore all’Ambiente Toto Cordaro, che ha firmato il decreto che recepisce il parere del Cts – ha il suo Piano rifiuti. Ancora una volta il dipartimento Ambiente ha svolto appieno il proprio dovere, nel merito e nella tempistica». Il piano di scompone di 263 pagine con una sessantina di grafici a corredo.

Cuffaro: “Un piano c’era”

Si fa sentire in merito l’ex presidente della Regione Totò Cuffaro. Che precisa: “Vorrei ricordare a chi oggi con tono trionfalistico annuncia che finalmente, dopo 20 anni, la Sicilia si è dotata di un Piano dei rifiuti in linea con le direttive comunitarie, che il Piano di gestione dei rifiuti in Sicilia, unitamente al Piano delle bonifiche dei siti inquinati è stato approvato, ed è ancora in vigore come più volte ribadito dal Ministro dell’Ambiente e dall’Ufficio legislativo e legale, con ordinanza del Commissario Delegato-Presidente della Regione (On. Cuffaro) n° 1166 del 18 dicembre 2002”.

L’ex governatore fa riferimento anche ai termovalirizzatori: “La scellerata decisione di bloccare i Termovalorizzatori che il mio governo stava costruendo ha causato il disavanzo economico in molti comuni, un esborso delle finanze della Regione senza precedenti è ridotto la Sicilia un immondezzaio a cielo aperto. Finalmente, qualcuno parla di chiudere “l’era delle discariche”, parlando, invece, del “recupero di energia tramite moderni impianti di termoutilizzatori”.

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