Il ponte crollato, l'Anas precisa: | "Era chiuso dal 30 dicembre" - Live Sicilia

Il ponte crollato, l’Anas precisa: | “Era chiuso dal 30 dicembre”

Ciucci: "Nessun rischio per gli utenti".

sulla palermo-agrigento
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PALERMO – “La chiusura preventiva già il 30 dicembre ha escluso ogni rischio per l’utente”. Lo precisa l’Anas, a proposito della variante di Scorciavacche, sulla Palermo-Agrigento, crollata a 10 giorni dall’inaugurazione. L’Anas si dice pronta a un’azione legale nei confronti della ditta costruttrice e del direttore dei lavori. “Tutti gli interventi di ripristino saranno a carico della ditta, senza alcun onere per l’Anas”. Nella nota si sottolinea che si tratta di “un anomalo abbassamento del piano stradale; il cedimento non ha riguardato il viadotto ma il tratto di rilevato di accesso all’opera. Il 30 dicembre il personale tecnico Anas intervenuto sul posto, avendo accertato un avvallamento, decise di procedere in via cautelativa e preventiva alla chiusura della strada tra il km 226,040 e il km 227,040, in località Mezzojuso, in provincia di Palermo, ripristinando la deviazione sulla SP 55 bis”.

“Nel pomeriggio del 30 dicembre, sulla base di quanto accertato dai tecnici della società – ha detto il presidente dell’Anas, Pietro Ciucci – e tenuto conto del possibile evolversi del movimento del corpo stradale che avrebbe potuto determinare il collasso del rilevato, ho immediatamente disposto la chiusura preventiva e cautelare della variante. Ciò ha evitato ogni eventuale rischio per gli utenti”. L’Anas ha aperto un’inchiesta per accertare le eventuali responsabilità della ditta costruttrice e del direttore dei Lavori, che aveva autorizzato l’agibilità provvisoria, riservandosi di avviare nei loro confronti un’azione legale. “Nei giorni successivi al cedimento del piano viabile – spiega la nota – e, non appena le condizioni meteorologiche lo hanno consentito (tra il 31 dicembre e l’1 gennaio, il territorio è stato interessato da copiose nevicate), il contraente generale, cui le aree sono in consegna, si è attivato con i primi interventi di ripristino, visto che la messa in sicurezza era stata già eseguita nei giorni precedenti al manifestarsi del cedimento”


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