Il porto di Bonagia resta un sogno | A un passo la scadenza del finanziamento - Live Sicilia

Il porto di Bonagia resta un sogno | A un passo la scadenza del finanziamento

Il prossimo 31 agosto scade il termine ultime per salvare 5 milioni e 600 mila euro, unica fonte di finanziamento per fare qualcosa e il porticciolo è ormai soltanto un miraggio. L'unico che può ancora recuperarlo con una proroga è il presidente della Regione.

VALDERICE – Il centrosinistra sognava il grande porto a Bonagia con il contributo dei privati. Il centrodestra sognava anche lui ma pensava di costruirlo a stralci e con la collaborazione del Genio Civile Opere Marittime e le direttive del Comune di Valderice. Risultato finale? Il prossimo 31 agosto scade il termine ultime per salvare 5 milioni e 600 mila euro, unica fonte di finanziamento per fare qualcosa e il porticciolo è ormai soltanto un miraggio. Sono soldi del Patto Territoriale “Trapani Nord”. L’unico che può ancora recuperarlo con una proroga è il presidente della Regione Rosario Crocetta.

Il Governatore deve convocare la sua giunta e dare il via libera alla conferma del finanziamento fino a quando la stessa Regione non esprimerà i due pareri che mancano – ambientale (Via-Vas) ed urbanistico – per dare il via libera almeno ai lavori di messa in sicurezza. Dal sogno del porticciolo ultramoderno al tentativo di fare attraccare le barche dei pescatori locali e qualche turista di passaggio. E’ necessario intervenire sui fondali perché la navigazione è quasi impossibile. Il Pd, per bocca del suo segretario cittadino Francesco Cicala, che è anche presidente del consiglio comunale, è pronto “a fare sentire la protesta a Palermo”. Scarica la responsabilità sull’ex sindaco del Pdl Camillo Iovino che nel 2008 ha bloccato le procedure del project financing, tanto care al centrosinistra, ed ha deciso di andare avanti a stralci e con il Genio Civile Opere Marittime. Ma di stralci neanche l’ombra. Volano invece gli stracci con le polemiche. Il centrodestra non ci sta a finire sul banco degli imputati e denuncia come propagandistico e senza le necessarie autorizzazioni – a partire da quella demaniale – la soluzione del progetto di finanza. I democratici replicano che l’ex sindaco Iovino ha detto cose non vere anche in campagna elettorale – si è votato a giugno – annunciando che la gara d’appalto per la messa in sicurezza era imminente, ma non poteva esserlo perché non c’erano i due pareri. Il neo sindaco Mino Spezia, anche lui del Pd, ha capito subito che la situazione stava precipitando e si è rivolto a Crocetta per la proroga del finanziamento del Patto. Ma il presidente non ha mai risposto. Il segretario del Pd Cicala, considerandola l’ultima mossa, ha chiesto un intervento dei deputati regionali del collegio di Trapani. “Senza alcuna distinzione di schieramento e colore politico”. Ha poi ricordato che per il projcet financing il centrosinistra tra il 1994 ed il 2003 aveva trovato oltre ai 5 milioni del Patto, altri 2 milioni e mezzo di euro della Provincia ed un milione che era stato messo nel bilancio comunale. Quota pubblica per partecipare al projcet financing, che era stato rivisto dopo la prima “gara” andata a vuoto. Si è anche tenuto, di recente, un consiglio comunale sul punto. Tutti contro tutti, ma intanto a Bonagia ci sono soltanto alghe e un sogno svanito.


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