CATANIA – Il vulcano e la sua biodiversità agroalimentare al centro di un’occasione di scoperta e approfondimento nel pranzo che riunisce diversi prodotti etnei insigniti con la chiocciola slow food, riconoscimento che qualifica i cibi di filiera corta e da sole pratiche sostenibili.
Il Cavolo Trunzu di Aci, la Salsiccia al ceppo di Linguaglossa ma anche i latticini, gli olii e i vini del circuito “buono, pulito e giusto” convergono in un menù stagionale e di prossimità per guardare all’Etna anche come ricco bacino agroalimentare.
“In questi anni abbiamo imparato a conoscere e degustare le meraviglie enologiche dell’Etna che ormai tutto il mondo apprezza – spiega Massimiliano Lauricella che insieme a Giuseppe Motta rappresenta la proprietà de Il Sale – ma ci piaceva l’idea di fare un passo in più e spingerci verso gli altri prodotti vulcanici d’eccellenza: gli olii, gli ortaggi, i salumi e le carni degli allevamenti locali, ricreandone la rete umana e gastronomica. Un percorso da valorizzare, fatto da professionisti che custodiscono ed investono sul nostro territorio”.
I produttori locali
Piccole imprese di famiglia come quella di Vincenzo Signorelli Olivicoltore biologico che per la prima volta ha portato sull’Etna il “Presidio Slow Food Olivi Secolari”, ad oggi unico, tra l’altro riconosciuto anche con la Chiocciola Slow Food, e che sarà presente con tre olii in abbinamento più uno speciale fuori menù. Dall’affascinante versante Sud Ovest arriveranno di vini di Masseria Setteporte di Piero Portale, cantina storica di Biancavilla segnalata in guida Slow Wine.
Nei piatti la tipicità con Vincenzo Pennisi produttore di Cavolo Trunzu, specialità agroalimentare endemica delle pendici dell’Etna e la Salsiccia al Ceppo di Linguaglossa della famiglia Pennisi.
“Questo pranzo che accoglie alcuni presìdi etnei ma anche l’unico olio insignito della chiocciola e i vini di una cantina inserita in guida Slow Wine, ci darà la possibilità di narrare ancora una volta i progetti e la filosofia di Slow Food che, da anni e su base volontaria, portiamo avanti a Catania in tutta la provincia – spiega Anastasia De Luca, Presidente Slow Food Catania – la comunità di Slow Food si è fatta portavoce, attraverso il cibo, di valori più alti come quello della pace, dei diritti e del rispetto della terra, degli uomini che la coltivano e del pubblico finale che ne mangia i prodotti. Durante il pranzo del 17 marzo daremo ai nostri soci la possibilità di incontrare e dialogare con chi di questa scelte ne ha fatto una ragione di vita”.
Un’esperienza programmata a Catania il prossimo 17 marzo presso Il Sale di Via Santa Filomena per uno speciale pranzo della domenica che celebrerà le chiocciole etnee già presenti in carta.